Si tratta di un volume che raccoglie i materiali di una ricerca etnografica in Etiopia, nel villaggio di Shala. Poiché la scelta del sito della indagine e l’impostazione teorico-metodologica della stessa devono essere spiegate nel contesto degli studi italiani nelle ex-colonie e della immagine che l’Etiopia ha oggi nel mondo occidentale, i materiali riguardano una disamina proprio di questo tipo di letteratura. In particolare, si rilegge criticamente tutta la vicenda della presenza nel paese africano delle truppe italiane e di alcuni antropologi al seguito. Giungendo alla conclusione che l’Italia non ha mai effettivamente fatto i conti con il colonialismo e con il razzismo conseguente, preferendo attribuire questi al fascismo, come espressione temporanea di una particolare e circoscritta fase politica italiana. Inoltre, si analizza l’immagine che l’Etiopia ha prodotto, grazie al deformante pregiudizio “africanista”, nell’interpretazione occidentale. Vengono quindi esaminati dei dati quantitativi sull’economia, la salute, l’alimentazione, la scolarizzazione nell’intero Paese e nella zona scelta per l’indagine. Questi dati, desunti dalle fonti statistiche etiopi, sono indicativi dello stato attuale della vita delle comunità rurali, che ospitano l’85% della popolazione intera. Il volume contiene anche un primo resoconto della ricerca sul campo avvita nel 2007 e proseguita negli anni successivi. In particolare sono state messe in evidenza le connessioni tra il regime della produzione economica, che sta transitando dalla pastorizia all’agricoltura, e l’organizzazione sociale politica, come evidenziato dai matrimoni, le eredità, le conversioni religiose, le pratiche rituali, il regime alimentare, l’insorgenza di nuove malattie. Particolare attenzione è stata posta sul funzionamento della struttura politica dei gosa, sorta di clan esogamici che si trasferiscono il potere a rotazione, ogni otto anni. Le regole che sovraintendono la scelta del capo, le norme relative alla punizione e alla prevenzione dei reati, la stessa generale gestione della comunità sono il riflesso di una retorica che tende a legittimare le tradizioni del passato e di una pressione esercitata dalle autorità per introdurre elementi di modernità e sviluppo economico.

Gli uomini di ossidiana. Africa, viaggi, ricerche e altri luoghi

BOLOGNARI, Mario
2008-01-01

Abstract

Si tratta di un volume che raccoglie i materiali di una ricerca etnografica in Etiopia, nel villaggio di Shala. Poiché la scelta del sito della indagine e l’impostazione teorico-metodologica della stessa devono essere spiegate nel contesto degli studi italiani nelle ex-colonie e della immagine che l’Etiopia ha oggi nel mondo occidentale, i materiali riguardano una disamina proprio di questo tipo di letteratura. In particolare, si rilegge criticamente tutta la vicenda della presenza nel paese africano delle truppe italiane e di alcuni antropologi al seguito. Giungendo alla conclusione che l’Italia non ha mai effettivamente fatto i conti con il colonialismo e con il razzismo conseguente, preferendo attribuire questi al fascismo, come espressione temporanea di una particolare e circoscritta fase politica italiana. Inoltre, si analizza l’immagine che l’Etiopia ha prodotto, grazie al deformante pregiudizio “africanista”, nell’interpretazione occidentale. Vengono quindi esaminati dei dati quantitativi sull’economia, la salute, l’alimentazione, la scolarizzazione nell’intero Paese e nella zona scelta per l’indagine. Questi dati, desunti dalle fonti statistiche etiopi, sono indicativi dello stato attuale della vita delle comunità rurali, che ospitano l’85% della popolazione intera. Il volume contiene anche un primo resoconto della ricerca sul campo avvita nel 2007 e proseguita negli anni successivi. In particolare sono state messe in evidenza le connessioni tra il regime della produzione economica, che sta transitando dalla pastorizia all’agricoltura, e l’organizzazione sociale politica, come evidenziato dai matrimoni, le eredità, le conversioni religiose, le pratiche rituali, il regime alimentare, l’insorgenza di nuove malattie. Particolare attenzione è stata posta sul funzionamento della struttura politica dei gosa, sorta di clan esogamici che si trasferiscono il potere a rotazione, ogni otto anni. Le regole che sovraintendono la scelta del capo, le norme relative alla punizione e alla prevenzione dei reati, la stessa generale gestione della comunità sono il riflesso di una retorica che tende a legittimare le tradizioni del passato e di una pressione esercitata dalle autorità per introdurre elementi di modernità e sviluppo economico.
2008
9788886897457
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