La ricerca effettuata nei manoscritti di lavoro ha fatto emergere, dalla imponente quantità di informazioni che essi custodiscono, alcuni dei processi che hanno sorretto la mise en texte di un tema centrale ed ha permesso di osservare in che modo il concetto di mélancolie si sia progressivamente iscritto nell’avantesto del romanzo. Dall’osservazione dei manoscritti, si evince che sono di fatto i parasinonimi di mélancolie ad agire efficacemente, permettendo al tema della malinconia di ancorarsi profondamente nel testo in formazione man mano che Flaubert sviluppa le diverse parti del suo romanzo. Collocandosi nella dimensione avantestuale dell’opera, è stato possibile infatti osservare come la fitta trama di parasinonimi che Flaubert tesse nei scénario gli consenta di creare una vasta rete semantica, suscettibile di descrivere in maniera particolareggiata diversi tratti e comportamenti, facenti tutti parte del temperamento malinconico di Emma, in stretta relazione con precise circostanze e situazioni esistenziali. Fin dalle primissime redazioni, la presenza di un nutrito paradigma di parasinonimi, tutti co-iponimi dell’iperonimo mélancolie, concorre a definire i contorni di una psicologia complessa e tormentata, come quella di Emma – destinata a sua volta a divenire il paradigma di una specifica condizione umana e femminile in particolare – e, inoltre, consente allo scrittore di delineare esplicitamente, nel testo in formazione, il precipitare di un primo generico stato d’animo legato a specifiche circostanze verso quel comportamento patologico che segnerà, determinandola, la tragica fine della protagonista del suo romanzo.

La "mise en texte" della malinconia: paradigmi sinonimici nei manoscritti di "Madame Bovary"

MANGIAPANE, Stella
2008-01-01

Abstract

La ricerca effettuata nei manoscritti di lavoro ha fatto emergere, dalla imponente quantità di informazioni che essi custodiscono, alcuni dei processi che hanno sorretto la mise en texte di un tema centrale ed ha permesso di osservare in che modo il concetto di mélancolie si sia progressivamente iscritto nell’avantesto del romanzo. Dall’osservazione dei manoscritti, si evince che sono di fatto i parasinonimi di mélancolie ad agire efficacemente, permettendo al tema della malinconia di ancorarsi profondamente nel testo in formazione man mano che Flaubert sviluppa le diverse parti del suo romanzo. Collocandosi nella dimensione avantestuale dell’opera, è stato possibile infatti osservare come la fitta trama di parasinonimi che Flaubert tesse nei scénario gli consenta di creare una vasta rete semantica, suscettibile di descrivere in maniera particolareggiata diversi tratti e comportamenti, facenti tutti parte del temperamento malinconico di Emma, in stretta relazione con precise circostanze e situazioni esistenziali. Fin dalle primissime redazioni, la presenza di un nutrito paradigma di parasinonimi, tutti co-iponimi dell’iperonimo mélancolie, concorre a definire i contorni di una psicologia complessa e tormentata, come quella di Emma – destinata a sua volta a divenire il paradigma di una specifica condizione umana e femminile in particolare – e, inoltre, consente allo scrittore di delineare esplicitamente, nel testo in formazione, il precipitare di un primo generico stato d’animo legato a specifiche circostanze verso quel comportamento patologico che segnerà, determinandola, la tragica fine della protagonista del suo romanzo.
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