Il volume traccia un bilancio dell’esperienza applicativa della legge n. 146/90, come modificata dalla legge n.83/2000, che ha disciplinato l’esercizio del diritto di sciopero nei servizi pubblici essenziali. L’analisi della esperienza attuativa mostra come i dati normativi abbiano trovato una articolazione univoca lungo l’asse del rapporto tra Autorità di garanzia e autonomia collettiva. Muovendo dal valore sociale dello sciopero nella Carta Costituzionale l’autrice riflette sul significato dell’impianto originario della disciplina sullo sciopero come legge negoziata e sui rapporti tra i diversi attori tenuti all’attuazione della legge. Si sofferma più analiticamente sulle funzioni della Autorità di garanzia e sulle situazioni nelle quali gli atti della stessa entrano in conflitto con le linee ed i valori propri dell’ordinamento intersindacale nella sua relatività spaziale e temporale. Rileva, poi, come detto conflitto non sia riconducibile alla fisiologica tensione tra legge ed autonomia collettiva, bensì derivi da talune opzioni di fondo cui dottrina e giurisprudenza hanno aderito in sede di “interpretazione” del dato legislativo. Ricostruisce, infine, la struttura dei procedimenti che si svolgono davanti all’Autorità e gli strumenti di tutela giurisdizionale
Lo sciopero nei servizi essenziali tra autorità e libertà
LA MACCHIA, Carmela
2008-01-01
Abstract
Il volume traccia un bilancio dell’esperienza applicativa della legge n. 146/90, come modificata dalla legge n.83/2000, che ha disciplinato l’esercizio del diritto di sciopero nei servizi pubblici essenziali. L’analisi della esperienza attuativa mostra come i dati normativi abbiano trovato una articolazione univoca lungo l’asse del rapporto tra Autorità di garanzia e autonomia collettiva. Muovendo dal valore sociale dello sciopero nella Carta Costituzionale l’autrice riflette sul significato dell’impianto originario della disciplina sullo sciopero come legge negoziata e sui rapporti tra i diversi attori tenuti all’attuazione della legge. Si sofferma più analiticamente sulle funzioni della Autorità di garanzia e sulle situazioni nelle quali gli atti della stessa entrano in conflitto con le linee ed i valori propri dell’ordinamento intersindacale nella sua relatività spaziale e temporale. Rileva, poi, come detto conflitto non sia riconducibile alla fisiologica tensione tra legge ed autonomia collettiva, bensì derivi da talune opzioni di fondo cui dottrina e giurisprudenza hanno aderito in sede di “interpretazione” del dato legislativo. Ricostruisce, infine, la struttura dei procedimenti che si svolgono davanti all’Autorità e gli strumenti di tutela giurisdizionalePubblicazioni consigliate
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