La realizzazione di getti di titanio comporta difficoltà legate all’elevato punto di fusione (1668 °C), alla possibilità di ossidazione a caldo e di reazione con i materiali della forma; altri problemi frequentemente riscontrati riguardano l’incompletezza del getto e la formazione di cavità o di porosità al suo interno. Nel presente lavoro viene effettuato uno studio sperimentale preliminare riguardante il rilievo delle suddette difettosità mediante prove non distruttive (PND). I provini per le indagini sono stati realizzati mediante preparazione di modelli con il metodo a cera persa. Le superfici dei provini variano tra 20x20 e 35x35 mm2, mentre gli spessori considerati sono compresi tra 1 e 5 mm. Per ogni colata sono stati prodotti uno o, nel caso di piccoli volumi, due provini. I provini hanno tutti una forma di parallelepipedo caratterizzata da larghezza e lunghezza come dimensioni predominanti, in modo da avere superfici più ampie possibili e, quindi, condizioni di elevato scambio termico e di rapida solidificazione per esaltare la possibile formazione di difetti di fusione. Per individuare i difetti sub-superficiali, sono state condotte PND a mezzo termografia ad infrarossi, metodo non comunemente utilizzato per questa tipologia di indagini. La verifica dei risultati ottenuti è stata condotta mediante confronto con esami radiografici a raggi . I controlli termografici sono stati effettuati rilevando la mappatura termica della superficie dei provini in fase di raffreddamento in aria tranquilla, dopo riscaldamento uniforme a circa 170 °C (termografia attiva), mediante camera termografica con sensibilità termica di 0.1°C. I primi risultati della ricerca hanno permesso di individuare cavità aventi di dimensioni superiori a 4 mm.
Rilievo di difetti di fusione mediante controllo termografico
MONTANINI, Roberto;SILI, Andrea Mariano
2009-01-01
Abstract
La realizzazione di getti di titanio comporta difficoltà legate all’elevato punto di fusione (1668 °C), alla possibilità di ossidazione a caldo e di reazione con i materiali della forma; altri problemi frequentemente riscontrati riguardano l’incompletezza del getto e la formazione di cavità o di porosità al suo interno. Nel presente lavoro viene effettuato uno studio sperimentale preliminare riguardante il rilievo delle suddette difettosità mediante prove non distruttive (PND). I provini per le indagini sono stati realizzati mediante preparazione di modelli con il metodo a cera persa. Le superfici dei provini variano tra 20x20 e 35x35 mm2, mentre gli spessori considerati sono compresi tra 1 e 5 mm. Per ogni colata sono stati prodotti uno o, nel caso di piccoli volumi, due provini. I provini hanno tutti una forma di parallelepipedo caratterizzata da larghezza e lunghezza come dimensioni predominanti, in modo da avere superfici più ampie possibili e, quindi, condizioni di elevato scambio termico e di rapida solidificazione per esaltare la possibile formazione di difetti di fusione. Per individuare i difetti sub-superficiali, sono state condotte PND a mezzo termografia ad infrarossi, metodo non comunemente utilizzato per questa tipologia di indagini. La verifica dei risultati ottenuti è stata condotta mediante confronto con esami radiografici a raggi . I controlli termografici sono stati effettuati rilevando la mappatura termica della superficie dei provini in fase di raffreddamento in aria tranquilla, dopo riscaldamento uniforme a circa 170 °C (termografia attiva), mediante camera termografica con sensibilità termica di 0.1°C. I primi risultati della ricerca hanno permesso di individuare cavità aventi di dimensioni superiori a 4 mm.Pubblicazioni consigliate
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