L’agricoltura, diventata sempre più di tipo intensivo, ha prodotto negativi impatti sull’ambiente difficilmente quantificabili. Si pone, pertanto, in modo sempre più pressante , anche per il Mondo agricolo, la questione della “sostenibilità ambientale”. Appare, pertanto, essenziale l’apertura verso una nuova fase che riqualifichi gli imprenditori agricoli in modo tale che diventino essi stessi produttori di energia dalle biomasse che coltivano. Tali prospettive stanno facendo emergere una nuova tipologia di impresa agricola, la “bioenergy-farm”. Fra tutti i processi di conversione delle biomasse, la digestione anaerobica è l’investimento che appare più interessante perché non richiede necessariamente la coltivazione di una biomassa “ad hoc” che potrebbe entrare in competizione con le produzioni alimentari ma si propone come un sistema di smaltimento di una materia prima senza costo, il refluo, che va comunque eliminato. Questa tecnologia, in particolare, presenta molteplici vantaggi in quanto: rappresenta una valida alternativa ad altri trattamenti energivori; permette di disinquinare la parte organica dei reflui; stabilizza l’effluente digerito, che si trasforma in un ottimo fertilizzante; elimina il rischio di una degradazione anaerobica incontrollata; offre la possibilità di accedere ai contributi che incentivano gli operatori ad investire in questo nuovo settore.
Dall'impresa agricola alla bioenergy farm: potenzialità e prospettive di sviluppo del biogas
CHIRICOSTA, Salvatore
2009-01-01
Abstract
L’agricoltura, diventata sempre più di tipo intensivo, ha prodotto negativi impatti sull’ambiente difficilmente quantificabili. Si pone, pertanto, in modo sempre più pressante , anche per il Mondo agricolo, la questione della “sostenibilità ambientale”. Appare, pertanto, essenziale l’apertura verso una nuova fase che riqualifichi gli imprenditori agricoli in modo tale che diventino essi stessi produttori di energia dalle biomasse che coltivano. Tali prospettive stanno facendo emergere una nuova tipologia di impresa agricola, la “bioenergy-farm”. Fra tutti i processi di conversione delle biomasse, la digestione anaerobica è l’investimento che appare più interessante perché non richiede necessariamente la coltivazione di una biomassa “ad hoc” che potrebbe entrare in competizione con le produzioni alimentari ma si propone come un sistema di smaltimento di una materia prima senza costo, il refluo, che va comunque eliminato. Questa tecnologia, in particolare, presenta molteplici vantaggi in quanto: rappresenta una valida alternativa ad altri trattamenti energivori; permette di disinquinare la parte organica dei reflui; stabilizza l’effluente digerito, che si trasforma in un ottimo fertilizzante; elimina il rischio di una degradazione anaerobica incontrollata; offre la possibilità di accedere ai contributi che incentivano gli operatori ad investire in questo nuovo settore.Pubblicazioni consigliate
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