Il recente evento sismico che ha colpito il territorio abruzzese ha sollecitato la verifica della vulnerabilità sismica di edifici adibiti ad uso pubblico della provincia de L’Aquila, che, ancorché non danneggiati o lievemente danneggiati, si prestano a interventi di miglioramento o adeguamento sostenibili. In massima parte si tratta di edifici a struttura intelaiata in c.a., per i quali si rivelano possibili interventi di miglioramento con costi contenuti, a condizione che gli strumenti di analisi siano in grado di definire adeguatamente la capacità sismica attualmente disponibile e si effettui una analisi comparativa dei costi connessi ai diversi possibili interventi, rapportandoli all’effettivo incremento prestazionale ad essi correlato. Nel presente lavoro, con riferimento a un caso-studio, si descrivono inizialmente i criteri di modellazione adottati per la costruzione delle curve di capacità sismica della struttura attraverso l’analisi statica non lineare; quindi, in base al livello di vulnerabilità riscontrato, assecondando la predisposizione della struttura a realizzare un meccanismo di collasso caratterizzato da danno diffuso, si descrivono possibili tecniche di intervento, finalizzate essenzialmente ad incrementare le capacità deformative e la duttilità sismica degli elementi resistenti e a prevenire rotture fragili. In questo ambito vengono discusse le implicazioni di natura economica di soluzioni progettuali che utilizzano rinforzi con materiali compositi oppure tradizionali rinforzi in acciaio.
Titolo: | Sostenibilità di interventi di miglioramento sismico di strutture in c.a. non danneggiate |
Autori: | |
Data di pubblicazione: | 2012 |
Abstract: | Il recente evento sismico che ha colpito il territorio abruzzese ha sollecitato la verifica della vulnerabilità sismica di edifici adibiti ad uso pubblico della provincia de L’Aquila, che, ancorché non danneggiati o lievemente danneggiati, si prestano a interventi di miglioramento o adeguamento sostenibili. In massima parte si tratta di edifici a struttura intelaiata in c.a., per i quali si rivelano possibili interventi di miglioramento con costi contenuti, a condizione che gli strumenti di analisi siano in grado di definire adeguatamente la capacità sismica attualmente disponibile e si effettui una analisi comparativa dei costi connessi ai diversi possibili interventi, rapportandoli all’effettivo incremento prestazionale ad essi correlato. Nel presente lavoro, con riferimento a un caso-studio, si descrivono inizialmente i criteri di modellazione adottati per la costruzione delle curve di capacità sismica della struttura attraverso l’analisi statica non lineare; quindi, in base al livello di vulnerabilità riscontrato, assecondando la predisposizione della struttura a realizzare un meccanismo di collasso caratterizzato da danno diffuso, si descrivono possibili tecniche di intervento, finalizzate essenzialmente ad incrementare le capacità deformative e la duttilità sismica degli elementi resistenti e a prevenire rotture fragili. In questo ambito vengono discusse le implicazioni di natura economica di soluzioni progettuali che utilizzano rinforzi con materiali compositi oppure tradizionali rinforzi in acciaio. |
Handle: | http://hdl.handle.net/11570/1905709 |
ISBN: | 9788854844186 |
Appare nelle tipologie: | 14.d.3 Contributi in extenso in Atti di convegno |