Introduzione e scopo dello studio. Non risultano riportati dati certi relativi alla preva- lenza della IRC nei soggetti con dislipidemia familiare. La stessa reale prevalenza della IRC nella popolazione generale, pur riconosciuta di grande ampiezza, è dibattuta: non si hanno ancora dati certi in Europa, mentre negli USA il NANHES la riporta intorno all’11%, applicando la classificazione del K/DOQI che la differenzia in 5 stadi in base al VFG. L’approccio alla valutazione della funzionalità renale non può prescindere dalla quantificazione del VFG, poiché è notorio che la sCr inizia ad aumentare solo quando la funzione renale ha già subìto un declino di circa il 50% e, quindi, non può essere ritenuta un “marcatore precoce” di perdita di funzione renale. Al VFG si può pervenire mediante appropriate formule di calcolo che tengono conto oltre che della sCr, anche dell’età, del sesso, dell’etnia ed altro. Una di tali formule è quella di Cockroft-Gault che stima il VFG partendo dai valori di: sCr, età, peso e sesso, senza la necessità di procedere a raccolta urinaria. Nell’ambito dell’attività di un AMBULATORIO SPECIALISTICO LIPIDOLOGICO, ci siamo proposti di quantificare il VFG dei soggetti ad esso afferenti per dismetabolismo lipidico. Materiali e metodi. Abbiamo esaminato una coorte di 1565 soggetti (683 M - 882 F, età 5 - 84 aa., età media 53 aa.) con caratteristiche evidenti di “dislipidemia familiare” su base verosimilmente genetica arruolati ad un follow-up specialistico lipidologico. Lo stu- dio è stato principalmente mirato al rilevamento del VFG (calcolato secondo la formula di Cockroft e Gault) ed al suo riferimento agli stadi K/DOQI. Accanto a ciò è stata rilevata la prevalenza di eventuali comorbidità. Risultati. Il VFG è stato calcolato, al momento della prima visita, solo su 1343 pz. (85.8%), poiché ben 222 pz. (14.2%) non esibivano il referto relativo al dosaggio della sCr. I dati relativi alla stima del VFG sono stati i seguenti : presentava uno stato di “franca” Insufficienza Renale, intesa come VFG < 60 ml/min, in assenza di evidenti situazioni di acuzie. Abbiamo, altresì, rilevato che 879 pz. (56.1%) erano ipertesi, 400 (25.5%) diabetici, 304 (19.4%) erano affetti sia da diabete che da ipertensione, mentre solo 590 paz. (37.6% ) erano normotesi e non diabetici. Discussione. I pz. erano tutti dislipidemici, presentavano un’elevata comorbidità ed erano presumibilmente esposti ad un rischio maggiore della popolazione generale per lo svi- luppo di IRC. La prevalenza di Insufficienza Renale è risultata pari al 21.64%, pressoché doppia a quella rilevata dal NANHES negli USA. A latere dell’obiettivo dello studio, abbiamo osservato che ben il 14% dei paz. alla prima visita non disponeva dell’esito del dosaggio laboratoristico della sCr., segno che vige ancora una scarsa sensibilità del comune medico pratico a focalizzare precocemente l’attenzione sulla funzione renale, soprattutto per quei soggetti che, presentando uno stato di dismetabolismo, possono essere ritenuti maggiormente a rischio di sviluppare Insufficienza Renale.

Prevalenza di IRC in una coorte di soggetti dislipidemici: nostra esperienza

SANTORO, Domenico;BELLINGHIERI, Guido
2009-01-01

Abstract

Introduzione e scopo dello studio. Non risultano riportati dati certi relativi alla preva- lenza della IRC nei soggetti con dislipidemia familiare. La stessa reale prevalenza della IRC nella popolazione generale, pur riconosciuta di grande ampiezza, è dibattuta: non si hanno ancora dati certi in Europa, mentre negli USA il NANHES la riporta intorno all’11%, applicando la classificazione del K/DOQI che la differenzia in 5 stadi in base al VFG. L’approccio alla valutazione della funzionalità renale non può prescindere dalla quantificazione del VFG, poiché è notorio che la sCr inizia ad aumentare solo quando la funzione renale ha già subìto un declino di circa il 50% e, quindi, non può essere ritenuta un “marcatore precoce” di perdita di funzione renale. Al VFG si può pervenire mediante appropriate formule di calcolo che tengono conto oltre che della sCr, anche dell’età, del sesso, dell’etnia ed altro. Una di tali formule è quella di Cockroft-Gault che stima il VFG partendo dai valori di: sCr, età, peso e sesso, senza la necessità di procedere a raccolta urinaria. Nell’ambito dell’attività di un AMBULATORIO SPECIALISTICO LIPIDOLOGICO, ci siamo proposti di quantificare il VFG dei soggetti ad esso afferenti per dismetabolismo lipidico. Materiali e metodi. Abbiamo esaminato una coorte di 1565 soggetti (683 M - 882 F, età 5 - 84 aa., età media 53 aa.) con caratteristiche evidenti di “dislipidemia familiare” su base verosimilmente genetica arruolati ad un follow-up specialistico lipidologico. Lo stu- dio è stato principalmente mirato al rilevamento del VFG (calcolato secondo la formula di Cockroft e Gault) ed al suo riferimento agli stadi K/DOQI. Accanto a ciò è stata rilevata la prevalenza di eventuali comorbidità. Risultati. Il VFG è stato calcolato, al momento della prima visita, solo su 1343 pz. (85.8%), poiché ben 222 pz. (14.2%) non esibivano il referto relativo al dosaggio della sCr. I dati relativi alla stima del VFG sono stati i seguenti : presentava uno stato di “franca” Insufficienza Renale, intesa come VFG < 60 ml/min, in assenza di evidenti situazioni di acuzie. Abbiamo, altresì, rilevato che 879 pz. (56.1%) erano ipertesi, 400 (25.5%) diabetici, 304 (19.4%) erano affetti sia da diabete che da ipertensione, mentre solo 590 paz. (37.6% ) erano normotesi e non diabetici. Discussione. I pz. erano tutti dislipidemici, presentavano un’elevata comorbidità ed erano presumibilmente esposti ad un rischio maggiore della popolazione generale per lo svi- luppo di IRC. La prevalenza di Insufficienza Renale è risultata pari al 21.64%, pressoché doppia a quella rilevata dal NANHES negli USA. A latere dell’obiettivo dello studio, abbiamo osservato che ben il 14% dei paz. alla prima visita non disponeva dell’esito del dosaggio laboratoristico della sCr., segno che vige ancora una scarsa sensibilità del comune medico pratico a focalizzare precocemente l’attenzione sulla funzione renale, soprattutto per quei soggetti che, presentando uno stato di dismetabolismo, possono essere ritenuti maggiormente a rischio di sviluppare Insufficienza Renale.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11570/1906326
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