L’autrice, partendo dall’analisi delle fonti contemporanee o di poco successive al 476 d.C., da cui risultano posizioni ideologiche differenti (la storiografia occidentale fortemente influenzata dalla crosta ideologica senatoria, rispetto a quella orientale e bizantina), indaga sulla posizione di Odoacre, sul suo ruolo, sulla sua collocazione nelle istituzioni e romane e barbariche. Si sofferma sui suoi atti politici, il più rilevante dei quali, dal punto di vista delle relazioni internazionali, risulta essere il trattato stipulato con i Vandali per ottenere l’attribuzione della Sicilia; indaga sull’unico atto che sembra attestare le sue funzioni legislative, cioè il decreto secondo cui si dichiaravano nulle le vendite, a qualunque titolo effettuate, di terreni ed immobili da parte del candidato al soglio pontificio e dai suoi successori.
Potere e regalità in età odovarica
CALIRI, Elena
2010-01-01
Abstract
L’autrice, partendo dall’analisi delle fonti contemporanee o di poco successive al 476 d.C., da cui risultano posizioni ideologiche differenti (la storiografia occidentale fortemente influenzata dalla crosta ideologica senatoria, rispetto a quella orientale e bizantina), indaga sulla posizione di Odoacre, sul suo ruolo, sulla sua collocazione nelle istituzioni e romane e barbariche. Si sofferma sui suoi atti politici, il più rilevante dei quali, dal punto di vista delle relazioni internazionali, risulta essere il trattato stipulato con i Vandali per ottenere l’attribuzione della Sicilia; indaga sull’unico atto che sembra attestare le sue funzioni legislative, cioè il decreto secondo cui si dichiaravano nulle le vendite, a qualunque titolo effettuate, di terreni ed immobili da parte del candidato al soglio pontificio e dai suoi successori.Pubblicazioni consigliate
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.