La monografia è dedicata al tema del reato proprio indagandone le diverse problematiche: dal fondamento, alla struttura, al nucleo di problemi derivanti dai rapporti con i modelli organizzativi d’impresa e il concorso di persone nel reato. La linea direttrice dell’indagine è di invertire il tradizionale approccio al reato proprio, legato spesso in via esclusiva all’analisi dei rapporti con l’istituto del concorso di persone nel reato, muovendo anzitutto dall’individuazione del suo fondamento. La seconda parte dell’indagine si apre ad una disamina delle ricadute delle opzioni prescelte in punto di fondamento del reato proprio sul piano della struttura delle fattispecie proprie nonché poi dei riflessi sul terreno dell’organizzazione d’impresa e appunto della compartecipazione criminosa. Sono così analizzati i temi classici della delega di funzioni e dell’amministratore di fatto, anche alla luce delle novità apportate dal d.lgs. n. 61 del 2002, nonché del concorso di persone nel reato proprio, con riferimenti all’esperienza di matrice tedesca. Su entrambi i fronti si sottolinea l’importanza che le soluzione teoriche e applicative tengano conto della centralità della qualifica nelle fattispecie di reato proprio escludendo pertanto che la delega di funzioni possa comportare anche il trasferimento della qualifica e richiedendo che, anche in caso di esecuzione plurisoggettiva del reato, siano rispecchiati gli equilibri di disvalore espressi dalla fattispecie monosoggettiva.

Il reato proprio. Dai problemi tradizionali alle nuove "dinamiche" d'impresa

GULLO, Antonino
2005-01-01

Abstract

La monografia è dedicata al tema del reato proprio indagandone le diverse problematiche: dal fondamento, alla struttura, al nucleo di problemi derivanti dai rapporti con i modelli organizzativi d’impresa e il concorso di persone nel reato. La linea direttrice dell’indagine è di invertire il tradizionale approccio al reato proprio, legato spesso in via esclusiva all’analisi dei rapporti con l’istituto del concorso di persone nel reato, muovendo anzitutto dall’individuazione del suo fondamento. La seconda parte dell’indagine si apre ad una disamina delle ricadute delle opzioni prescelte in punto di fondamento del reato proprio sul piano della struttura delle fattispecie proprie nonché poi dei riflessi sul terreno dell’organizzazione d’impresa e appunto della compartecipazione criminosa. Sono così analizzati i temi classici della delega di funzioni e dell’amministratore di fatto, anche alla luce delle novità apportate dal d.lgs. n. 61 del 2002, nonché del concorso di persone nel reato proprio, con riferimenti all’esperienza di matrice tedesca. Su entrambi i fronti si sottolinea l’importanza che le soluzione teoriche e applicative tengano conto della centralità della qualifica nelle fattispecie di reato proprio escludendo pertanto che la delega di funzioni possa comportare anche il trasferimento della qualifica e richiedendo che, anche in caso di esecuzione plurisoggettiva del reato, siano rispecchiati gli equilibri di disvalore espressi dalla fattispecie monosoggettiva.
2005
Pubblicazioni della Facoltà di Giurisprudenza della Università di Messina
9788814115080
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