Spartium junceum L. (syn. Genista juncea) (Fabaceae), noto come Ginestra comune o ginestra di Spagna, è un arbusto perenne nativo dell’area del Mediterraneo, dal sud dell’Europa, al Nord Africa, al Medio Oriente, naturalizzatosi successivamente in California e sulle Ande. I fiori ed i rami di S. junceum trovano impiego nella medicina tradizionale di vari paesi. In letteratura sono riportate diverse ricerche riguardanti la composizione chimica e le attività biologiche dei fiori di S. junceum; per contro, non sembrano esserci dati bibliografici relativi allo studio dei rami di questa specie. Lo scopo del presente studio è stato quello di valutare il potenziale antiossidante di un estratto idroalcolico (MeOH 80%) dei rami di S. junceum di provenienza algerina mediante diversi modelli sperimentali in vitro. Nel DPPH test l’estratto ha mostrato una buona attività radical scavenger, inferiore a quella dello standard BHT (IC50 0,68 ± 0,02 mg/mL e 0,10 ± 0,01 mg/mL). Nel saggio del potere riducente è stata evidenziata una scarsa attività rispetto a quella del BHT; infatti alla più elevata concentrazione testata (1,5 mg/mL) i valori di Abs700 dell’estratto e dello standard sono risultati pari a 0,384 ± 0,001 e 2,481 ± 0,022, rispettivamente. Nel saggio dell’attività chelante l’estratto ha mostrato un marcato effetto, comunque inferiore rispetto a quello dello standard EDTA (IC50 0,23 ± 0,01 mg/mL e 0,006 ± 0,001 mg/mL). Il contenuto in polifenoli totali rappresenta un buon indicatore della capacità antiossidante di un fitocomplesso ed infatti numerosi studi riportano una forte correlazione tra questi composti e l’attività antiossidante. E’ stato, quindi, valutato il contenuto in polifenoli totali dell’estratto (71,81 ± 3,71 mg GAE/g). Al fine di correlare le proprietà antiossidanti al contenuto in composti fenolici, l’estratto è stato sottoposto a frazionamento con solventi a polarità crescente: n-esano, CHCl3, EtOAc e n-butanolo. Sono stati, quindi, valutati il potenziale antiossidante ed il contenuto in polifenoli totali delle frazioni. La frazione in n-butanolo ha manifestato le migliori proprietà radical scavenger (IC50 2,12 ± 0,16 mg/mL), mentre quella in n-esano ha mostrato la più elevata attività chelante (IC50 1,99 ± 0,09 mg/mL). Il contenuto in polifenoli totali delle frazioni decresce nell’ordine n-butanolo > CHCl3 > EtOAc > n-esano. L’analisi di regressione lineare ha evidenziato una correlazione positiva tra il contenuto in polifenoli totali di estratto e frazioni e l’attività radical scavenger (r2 = 0.5144); non è stata, invece, osservata alcuna correlazione con le proprietà chelanti. Sulla base dei risultati ottenuti è possibile ipotizzare che le proprietà radical scavenger dell’estratto dei rami di S. junceum siano riconducibili alla presenza dei composti polifenolici. Sono in corso studi per identificare i composti presenti nel fitocomplesso responsabili dell’attività chelante.
Proprietà antiossidanti di Spartium junceum L.
TAVIANO, Maria Fernanda;MICELI, Natalizia;DE PASQUALE, Rita
2012-01-01
Abstract
Spartium junceum L. (syn. Genista juncea) (Fabaceae), noto come Ginestra comune o ginestra di Spagna, è un arbusto perenne nativo dell’area del Mediterraneo, dal sud dell’Europa, al Nord Africa, al Medio Oriente, naturalizzatosi successivamente in California e sulle Ande. I fiori ed i rami di S. junceum trovano impiego nella medicina tradizionale di vari paesi. In letteratura sono riportate diverse ricerche riguardanti la composizione chimica e le attività biologiche dei fiori di S. junceum; per contro, non sembrano esserci dati bibliografici relativi allo studio dei rami di questa specie. Lo scopo del presente studio è stato quello di valutare il potenziale antiossidante di un estratto idroalcolico (MeOH 80%) dei rami di S. junceum di provenienza algerina mediante diversi modelli sperimentali in vitro. Nel DPPH test l’estratto ha mostrato una buona attività radical scavenger, inferiore a quella dello standard BHT (IC50 0,68 ± 0,02 mg/mL e 0,10 ± 0,01 mg/mL). Nel saggio del potere riducente è stata evidenziata una scarsa attività rispetto a quella del BHT; infatti alla più elevata concentrazione testata (1,5 mg/mL) i valori di Abs700 dell’estratto e dello standard sono risultati pari a 0,384 ± 0,001 e 2,481 ± 0,022, rispettivamente. Nel saggio dell’attività chelante l’estratto ha mostrato un marcato effetto, comunque inferiore rispetto a quello dello standard EDTA (IC50 0,23 ± 0,01 mg/mL e 0,006 ± 0,001 mg/mL). Il contenuto in polifenoli totali rappresenta un buon indicatore della capacità antiossidante di un fitocomplesso ed infatti numerosi studi riportano una forte correlazione tra questi composti e l’attività antiossidante. E’ stato, quindi, valutato il contenuto in polifenoli totali dell’estratto (71,81 ± 3,71 mg GAE/g). Al fine di correlare le proprietà antiossidanti al contenuto in composti fenolici, l’estratto è stato sottoposto a frazionamento con solventi a polarità crescente: n-esano, CHCl3, EtOAc e n-butanolo. Sono stati, quindi, valutati il potenziale antiossidante ed il contenuto in polifenoli totali delle frazioni. La frazione in n-butanolo ha manifestato le migliori proprietà radical scavenger (IC50 2,12 ± 0,16 mg/mL), mentre quella in n-esano ha mostrato la più elevata attività chelante (IC50 1,99 ± 0,09 mg/mL). Il contenuto in polifenoli totali delle frazioni decresce nell’ordine n-butanolo > CHCl3 > EtOAc > n-esano. L’analisi di regressione lineare ha evidenziato una correlazione positiva tra il contenuto in polifenoli totali di estratto e frazioni e l’attività radical scavenger (r2 = 0.5144); non è stata, invece, osservata alcuna correlazione con le proprietà chelanti. Sulla base dei risultati ottenuti è possibile ipotizzare che le proprietà radical scavenger dell’estratto dei rami di S. junceum siano riconducibili alla presenza dei composti polifenolici. Sono in corso studi per identificare i composti presenti nel fitocomplesso responsabili dell’attività chelante.Pubblicazioni consigliate
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