Il multirivelatore a 4pi CHIMERA opera in configurazione completa dal 2003 presso i Laboratori Nazionali del Sud. In questi anni sono stati realizzati molti esperimenti nell'ambito di collaborazioni internazionali, per lo studio di reazioni fra ioni pesanti alle energie intermedie. Particolari contributi sono stati dati nello studio dei tempi di produzione dei frammenti di massa intermedia e nello studio di selezionati meccanismi di reazione. Un'intensa attività di R&D ha inoltre permesso di proporre uno sviluppo delle capacità d'identificazione del rivelatore, applicando il metodo di "pulse shape discrimination" ai rivelatori a silicio. Tale sviluppo, attualmente in fase di realizzazione, permetterà l'identificazione in carica dei frammenti meno energetici arrestati dal silicio (primo stadio dei telescopi costituenti CHIMERA), oltre alla già possibile identificazione in massa ed energia. Tale tecnica apre nuove possibilità allo studio di reazioni nucleari con fasci stabili, esotici ed in un ampio intervallo energetico, estendendo così il campo di studio anche ad altri ambiti.
Stato e sviluppo del multi rivelatore a 4π CHIMERA
AUDITORE, Lucrezia;EMANUELE, UMBERTO;TRIFIRO', ANTONIO;TRIMARCHI, MARINA;
2006-01-01
Abstract
Il multirivelatore a 4pi CHIMERA opera in configurazione completa dal 2003 presso i Laboratori Nazionali del Sud. In questi anni sono stati realizzati molti esperimenti nell'ambito di collaborazioni internazionali, per lo studio di reazioni fra ioni pesanti alle energie intermedie. Particolari contributi sono stati dati nello studio dei tempi di produzione dei frammenti di massa intermedia e nello studio di selezionati meccanismi di reazione. Un'intensa attività di R&D ha inoltre permesso di proporre uno sviluppo delle capacità d'identificazione del rivelatore, applicando il metodo di "pulse shape discrimination" ai rivelatori a silicio. Tale sviluppo, attualmente in fase di realizzazione, permetterà l'identificazione in carica dei frammenti meno energetici arrestati dal silicio (primo stadio dei telescopi costituenti CHIMERA), oltre alla già possibile identificazione in massa ed energia. Tale tecnica apre nuove possibilità allo studio di reazioni nucleari con fasci stabili, esotici ed in un ampio intervallo energetico, estendendo così il campo di studio anche ad altri ambiti.Pubblicazioni consigliate
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