Alla Pedagogia speciale si riconoscono, oggi, vari campi d’interesse e d’indagine, tutti ispirati al principio di tutela dei diritti universali della “persona”; in particolare di chi vive ai “margini” della società civile, di chi subisce atteggiamenti discriminatori e/o di esclusione, ma soprattutto di chi è condizionato nell’esercizio della propria autonomia e libertà, per effetto di una qualche disabilità. Nel quadro generale di detti campi d’indagine, un posto importante può essere attribuito al turismo, giacché la sua pratica ha una valenza sicuramente pedagogica e, quindi, sociale. Infatti, il turismo è sempre un’occasione d’esercizio di esperienze le cui dinamiche e il cui esito incidono fortemente sui processi di produzione e di scambio culturale e sull’esprimersi di valide occasioni d’incontro e di scambio, con effetti non trascurabili sulla formazione della personalità e sul costituirsi delle identità personali e sociali. Di qui, l’esigenza e il tentativo di dare un fondamento teoretico a una prassi turistica che si presti a essere di qualità, ossia in grado di garantire ai suoi utilizzatori lo svolgersi di ogni possibile forma di fruibilità, senza alcuna esclusione. Trova senso e giustificazione, quindi, la proposta, che qui viene fatta, di una Pedagogia del turismo inclusivo avente come nucleo fondativo la centralità della persona, con tutti i suoi bisogni e i suoi diritti, e per obiettivo il maturare e il diffondersi di una coscienza sociale più incisiva e rispondente alle nuove istanze inclusive e integrative.

Oltre le barriere - verso una pedagogia del "turismo inclusivo"

CURATOLA, Annamaria
2012-01-01

Abstract

Alla Pedagogia speciale si riconoscono, oggi, vari campi d’interesse e d’indagine, tutti ispirati al principio di tutela dei diritti universali della “persona”; in particolare di chi vive ai “margini” della società civile, di chi subisce atteggiamenti discriminatori e/o di esclusione, ma soprattutto di chi è condizionato nell’esercizio della propria autonomia e libertà, per effetto di una qualche disabilità. Nel quadro generale di detti campi d’indagine, un posto importante può essere attribuito al turismo, giacché la sua pratica ha una valenza sicuramente pedagogica e, quindi, sociale. Infatti, il turismo è sempre un’occasione d’esercizio di esperienze le cui dinamiche e il cui esito incidono fortemente sui processi di produzione e di scambio culturale e sull’esprimersi di valide occasioni d’incontro e di scambio, con effetti non trascurabili sulla formazione della personalità e sul costituirsi delle identità personali e sociali. Di qui, l’esigenza e il tentativo di dare un fondamento teoretico a una prassi turistica che si presti a essere di qualità, ossia in grado di garantire ai suoi utilizzatori lo svolgersi di ogni possibile forma di fruibilità, senza alcuna esclusione. Trova senso e giustificazione, quindi, la proposta, che qui viene fatta, di una Pedagogia del turismo inclusivo avente come nucleo fondativo la centralità della persona, con tutti i suoi bisogni e i suoi diritti, e per obiettivo il maturare e il diffondersi di una coscienza sociale più incisiva e rispondente alle nuove istanze inclusive e integrative.
2012
Non solo scuola
9788882329525
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