Il ritorno dell’energia nucleare in Italia: valutazione della sostenibilità economica

Il Governo italiano dopo più di 20 anni dal referendum abrogativo sul nucleare, nel luglio del 2009 attraverso un disegno di legge ripropone la reintroduzione del nucleare in Italia. Questa scelta ha sollevato non pochi dubbi, oltre che per i ben noti motivi ambientali e di accettazione sociale, anche e soprattutto per ragioni economico-finanziarie. Infatti l’aver abbandonato da tempo lo scenario industriale del nucleare pone il nostro Paese in una posizione di debolezza strutturale e di gap tecnologico che potrebbe deludere le aspettative di coloro che credono di produrre elettricità ad un basso costo. La questione del costo di produzione è quindi un problema molto dibattuto. Purtroppo i dati di letteratura sulla competitività del nucleare, rispetto ad esempio al carbone e al gas, sono molto spesso discordanti tra loro. Questa divergenza nei risultati evidenzia come la valutazione dei costi sia dominata dall’incertezza.