Nel corso degli ultimi tempi, l’assetto complessivo del sistema contrattualistico ha subito, nel nostro ordinamento bancario, importanti e progressivi mutamenti, che hanno profondamente influenzato il modus operandi della banca sia nel contesto generale del mercato, in cui essa opera, sia con specifico riguardo ai rapporti con la clientela. Tale fenomeno ha comportato, contemporaneamente, una profonda innovazione di quelli che rappresentano i criteri di riferimento, interpretativi ed applicativi, volti all’individuazione ed alla imputazione di nuove fattispecie di responsabilità, cui l’intermediario creditizio può essere sottoposto nell’espletamento della propria attività, strettamente connesse all’emersione di nuove forme di obblighi e di vincoli posti a suo carico. Tra gli elementi che hanno contribuito ad incentivare simili eventi, un posto di assoluta rilevanza viene, certamente, ricoperto dalla costante e crescente evoluzione di istanze volte alla liberalizzazione ed alla internazionalizzazione del mercato, nonché alla graduale integrazione economica tra gli ordinamenti dei vari Paesi europei che, mutando profondamente l’intero sistema creditizio e finanziario , hanno reso indispensabile l’introduzione di regole e di principi, precedentemente sconosciuti alla nostra esperienza ordinamentale, che hanno dato vita ad un nuovo sistema disciplinare della contrattazione bancaria. Negli ultimi decenni, infatti, si è assistito ad un progressivo radicamento di una tendenza, già avvertita in ambito comunitario, che, riconoscendo alla posizione del cliente che si rivolge all’ente bancario, una rilevanza giuridica autonoma ed articolata, funzionalmente collegata al corretto svolgimento degli scambi negoziali e del mercato in cui essi avvengono, si è prefissata l’obiettivo di aumentare il potere contrattuale e di fornire una efficiente tutela ai suoi diritti, in maniera da superare l’impostazione del precedente sistema normativo, incurante delle ragioni e degli interessi di colui che intrattiene rapporti con controparti dotate di poteri, contrattuali ed economici, sensibilmente più forti. Così, l’introduzione di siffatti principi ha rappresentato uno strumento necessario per realizzare e contemperare obiettivi di diversa natura, tra loro funzionalmente collegati, quali concorrenzialità del mercato, correttezza dei comportamenti adottati e protezione adeguata, nei rapporti negoziali, per la parte riconosciuta debole

La responsabilità delle banche per la violazione degli obblighi contrattuali

CARATOZZOLO, Roberto
2007-01-01

Abstract

Nel corso degli ultimi tempi, l’assetto complessivo del sistema contrattualistico ha subito, nel nostro ordinamento bancario, importanti e progressivi mutamenti, che hanno profondamente influenzato il modus operandi della banca sia nel contesto generale del mercato, in cui essa opera, sia con specifico riguardo ai rapporti con la clientela. Tale fenomeno ha comportato, contemporaneamente, una profonda innovazione di quelli che rappresentano i criteri di riferimento, interpretativi ed applicativi, volti all’individuazione ed alla imputazione di nuove fattispecie di responsabilità, cui l’intermediario creditizio può essere sottoposto nell’espletamento della propria attività, strettamente connesse all’emersione di nuove forme di obblighi e di vincoli posti a suo carico. Tra gli elementi che hanno contribuito ad incentivare simili eventi, un posto di assoluta rilevanza viene, certamente, ricoperto dalla costante e crescente evoluzione di istanze volte alla liberalizzazione ed alla internazionalizzazione del mercato, nonché alla graduale integrazione economica tra gli ordinamenti dei vari Paesi europei che, mutando profondamente l’intero sistema creditizio e finanziario , hanno reso indispensabile l’introduzione di regole e di principi, precedentemente sconosciuti alla nostra esperienza ordinamentale, che hanno dato vita ad un nuovo sistema disciplinare della contrattazione bancaria. Negli ultimi decenni, infatti, si è assistito ad un progressivo radicamento di una tendenza, già avvertita in ambito comunitario, che, riconoscendo alla posizione del cliente che si rivolge all’ente bancario, una rilevanza giuridica autonoma ed articolata, funzionalmente collegata al corretto svolgimento degli scambi negoziali e del mercato in cui essi avvengono, si è prefissata l’obiettivo di aumentare il potere contrattuale e di fornire una efficiente tutela ai suoi diritti, in maniera da superare l’impostazione del precedente sistema normativo, incurante delle ragioni e degli interessi di colui che intrattiene rapporti con controparti dotate di poteri, contrattuali ed economici, sensibilmente più forti. Così, l’introduzione di siffatti principi ha rappresentato uno strumento necessario per realizzare e contemperare obiettivi di diversa natura, tra loro funzionalmente collegati, quali concorrenzialità del mercato, correttezza dei comportamenti adottati e protezione adeguata, nei rapporti negoziali, per la parte riconosciuta debole
2007
Collana del Dipartimento di Diritto dell'Economia e dell'Impresa - Università di Messina
8814135002
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.
Pubblicazioni consigliate

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11570/2077428
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact