L’estrazione di silice dal vetro post-uso, come alternativa al riciclo, si è dimostrata possibile a bassa temperatura (ca. 100°C) quando si usa una soluzione estraente di idrossido di sodio acquoso. Il residuo solido rimasto inestratto dopo un processo estrattivo multi-stadio in contro corrente a pressione atmosferica, prevalentemente costituito da silicato di calcio e sodio, dotato di alta porosità ed elevata area superficiale, si è dimostrato molto attivo come agente adsorbente nella rimozione di metalli pesanti da acque reflue. Nel presente lavoro, la capacità di rimozione di sei cationi metallici (Cu2+, Ni2+, Zn2+, Cd2+, Pb2+ e Cr3+) è stata studiata mediante prove condotte sotto agitazione e confrontata con quella ottenuta nelle stesse condizioni utilizzando un campione di vetro tal quale. L’abbassamento della concentrazione di questi metalli al di sotto dei limiti di legge nelle acque reflue viene raggiunto in tempi molto brevi e non risente apprezzabilmente della variazione delle condizioni fisiche e chimiche. Al posto dei cationi assorbiti, ioni sodio e calcio vengono rilasciati alle acque, mentre il pH si mantiene intorno alla neutralità.

Utilizzo di un residuo vetroso per la rimozione di metalli pesanti da acque reflue

CATALFAMO, PAOLA;PRIMERANO, Patrizia;ARRIGO, Ileana;CORIGLIANO, Francesco
2004-01-01

Abstract

L’estrazione di silice dal vetro post-uso, come alternativa al riciclo, si è dimostrata possibile a bassa temperatura (ca. 100°C) quando si usa una soluzione estraente di idrossido di sodio acquoso. Il residuo solido rimasto inestratto dopo un processo estrattivo multi-stadio in contro corrente a pressione atmosferica, prevalentemente costituito da silicato di calcio e sodio, dotato di alta porosità ed elevata area superficiale, si è dimostrato molto attivo come agente adsorbente nella rimozione di metalli pesanti da acque reflue. Nel presente lavoro, la capacità di rimozione di sei cationi metallici (Cu2+, Ni2+, Zn2+, Cd2+, Pb2+ e Cr3+) è stata studiata mediante prove condotte sotto agitazione e confrontata con quella ottenuta nelle stesse condizioni utilizzando un campione di vetro tal quale. L’abbassamento della concentrazione di questi metalli al di sotto dei limiti di legge nelle acque reflue viene raggiunto in tempi molto brevi e non risente apprezzabilmente della variazione delle condizioni fisiche e chimiche. Al posto dei cationi assorbiti, ioni sodio e calcio vengono rilasciati alle acque, mentre il pH si mantiene intorno alla neutralità.
2004
8884590396
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