Il lavoro è parte di un più ampio progetto di ricerca finalizzato alla caratterizzazione degli impasti delle anfore da trasporto greco-occidentali del periodo arcaico e classico (VI-V sec. a.C.) provenienti da diverse colonie greche di Sicilia (Gela, Agrigento, Selinunte, Messina, Milazzo). In particolare, qui viene preso in esame un gruppo di campioni pertinenti alla forma “ionico-massaliota” e rinvenuti a Gela, fiorente polis sulla costa meridionale dell’isola. Si tratta di un insieme omogeneo, selezionato sulla base di aspetti morfo-tipologici e, soprattutto, di caratteristiche macroscopiche del corpo ceramico, che ne hanno fatto sospettare una fabbricazione non locale. I reperti sono stati sottoposti ad analisi ottica al microscopio in luce polarizzata ed analisi chimica di fluorescenza ai raggi X. Sulla base delle loro caratteristiche macroscopiche e petrografiche, i campioni sono stati suddivisi in due gruppi. In particolare, al primo gruppo appartengono i reperti che macroscopicamente presentano una pasta rosata, micacea, generalmente omogenea. Petrograficamente hanno matrice fossilifera e inclusi prevalentemente formati da quarzo e frammenti di rocce metamorfiche. I campioni appartenenti al secondo gruppo, invece, hanno una pasta verdastra. I caratteri petrografici sono simili a quelli del primo gruppo, ma con matrice meno fossilifera. I dati petrografici e chimici escludono una produzione locale per queste anfore, per le quali si ipotizza una provenienza dall’area calabro-peloritana, ad eccezione di un campione di probabile produzione greca, che potrebbe appartenente ad un’altra forma anforica, quella detta “corinzia B”.
Indagini archeometriche su anfore da trasporto greco-occidentali di forma "ionico-massaliota" da Gela
SPAGNOLO, Grazia Vera Maria;
2012-01-01
Abstract
Il lavoro è parte di un più ampio progetto di ricerca finalizzato alla caratterizzazione degli impasti delle anfore da trasporto greco-occidentali del periodo arcaico e classico (VI-V sec. a.C.) provenienti da diverse colonie greche di Sicilia (Gela, Agrigento, Selinunte, Messina, Milazzo). In particolare, qui viene preso in esame un gruppo di campioni pertinenti alla forma “ionico-massaliota” e rinvenuti a Gela, fiorente polis sulla costa meridionale dell’isola. Si tratta di un insieme omogeneo, selezionato sulla base di aspetti morfo-tipologici e, soprattutto, di caratteristiche macroscopiche del corpo ceramico, che ne hanno fatto sospettare una fabbricazione non locale. I reperti sono stati sottoposti ad analisi ottica al microscopio in luce polarizzata ed analisi chimica di fluorescenza ai raggi X. Sulla base delle loro caratteristiche macroscopiche e petrografiche, i campioni sono stati suddivisi in due gruppi. In particolare, al primo gruppo appartengono i reperti che macroscopicamente presentano una pasta rosata, micacea, generalmente omogenea. Petrograficamente hanno matrice fossilifera e inclusi prevalentemente formati da quarzo e frammenti di rocce metamorfiche. I campioni appartenenti al secondo gruppo, invece, hanno una pasta verdastra. I caratteri petrografici sono simili a quelli del primo gruppo, ma con matrice meno fossilifera. I dati petrografici e chimici escludono una produzione locale per queste anfore, per le quali si ipotizza una provenienza dall’area calabro-peloritana, ad eccezione di un campione di probabile produzione greca, che potrebbe appartenente ad un’altra forma anforica, quella detta “corinzia B”.Pubblicazioni consigliate
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