La considerazione del contributo che la conoscenza delle dinamiche di eventi di danno (o di pericolo) in mare è in grado di assicurare allo sviluppo della normativa sulla sicurezza è a fondamento delle più recenti misure adottate dalla comunità internazionale e dal legislatore comunitario per definire un regime armonizzato delle attività di inchiesta sui sinistri e gli incidenti marittimi. La direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio, del 28 maggio 2009, n. 18, attuata nel nostro ordinamento con d.lgs. n. 165 del 6 settembre 2011, delinea un procedimento di accertamento di cui è accentuata la connotazione tecnica, in considerazione sia dell’importanza assunta dal progresso tecnologico nella definizione del rischio inerente alla navigazione, sia dell’inadeguatezza delle attività di indagine volte alla esclusiva ricerca di responsabilità individuali nel verificare e valutare eventuali cause latenti o carenze organizzative che pure spesso determinano l'errore individuale o ne aggravano le conseguenze. Conformandosi agli obiettivi imposti dal diritto comunitario, il legislatore interno non ha inteso abrogare la più datata disciplina sulle procedure di inchiesta sui sinistri marittimi, sommaria e formale, già recata dal codice della navigazione, con l’effetto di presentare all’attenzione dell’interprete due procedimenti tipizzati, di competenza della pubblica amministrazione, che insistono su fattispecie di certo largamente assimilabili. In tale quadro, l’A. affronta, nel primo e nel secondo capitolo, rispettivamente, il regime di diritto internazionale e quello comunitario sulle inchieste marittime; nel terzo e quarto capitolo approfondisce la disciplina contenuta nel codice della navigazione, procedendo ad una rilettura della stessa alla luce dei risultati interpretativi acquisiti dall’esame del diritto internazionale e comunitario ed in funzione delle novità legislative apportate alla materia dal d.lgs. n. 165/2011. Il capitolo conclusivo, incentrato sulle considerazioni di sintesi inerenti alla struttura ed ai caratteri dei diversi procedimenti, propone una qualificazione unitaria di inchieste ed investigazioni tecniche, sulla base di una attenta valutazione dei comuni risultati ai quali sono orientate le procedure
Inchieste marittime e investigazioni tecniche
INGRATOCI SCORCIAPINO, Cinzia
2012-01-01
Abstract
La considerazione del contributo che la conoscenza delle dinamiche di eventi di danno (o di pericolo) in mare è in grado di assicurare allo sviluppo della normativa sulla sicurezza è a fondamento delle più recenti misure adottate dalla comunità internazionale e dal legislatore comunitario per definire un regime armonizzato delle attività di inchiesta sui sinistri e gli incidenti marittimi. La direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio, del 28 maggio 2009, n. 18, attuata nel nostro ordinamento con d.lgs. n. 165 del 6 settembre 2011, delinea un procedimento di accertamento di cui è accentuata la connotazione tecnica, in considerazione sia dell’importanza assunta dal progresso tecnologico nella definizione del rischio inerente alla navigazione, sia dell’inadeguatezza delle attività di indagine volte alla esclusiva ricerca di responsabilità individuali nel verificare e valutare eventuali cause latenti o carenze organizzative che pure spesso determinano l'errore individuale o ne aggravano le conseguenze. Conformandosi agli obiettivi imposti dal diritto comunitario, il legislatore interno non ha inteso abrogare la più datata disciplina sulle procedure di inchiesta sui sinistri marittimi, sommaria e formale, già recata dal codice della navigazione, con l’effetto di presentare all’attenzione dell’interprete due procedimenti tipizzati, di competenza della pubblica amministrazione, che insistono su fattispecie di certo largamente assimilabili. In tale quadro, l’A. affronta, nel primo e nel secondo capitolo, rispettivamente, il regime di diritto internazionale e quello comunitario sulle inchieste marittime; nel terzo e quarto capitolo approfondisce la disciplina contenuta nel codice della navigazione, procedendo ad una rilettura della stessa alla luce dei risultati interpretativi acquisiti dall’esame del diritto internazionale e comunitario ed in funzione delle novità legislative apportate alla materia dal d.lgs. n. 165/2011. Il capitolo conclusivo, incentrato sulle considerazioni di sintesi inerenti alla struttura ed ai caratteri dei diversi procedimenti, propone una qualificazione unitaria di inchieste ed investigazioni tecniche, sulla base di una attenta valutazione dei comuni risultati ai quali sono orientate le procedurePubblicazioni consigliate
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.