Il volume affronta le complesse questioni connesse all'art. 2059 c.c., la cui introduzione nel c.c. del ’42 ha segnato una svolta nel dibattito scientifico sul tema del danno non patrimoniale, poiché per la prima volta il legislatore italiano ha inserito, all’interno del titolo dedicato ai fatti illeciti, una norma riguardante la risarcibilità dei danni non patrimoniali. La formula adottata, tuttavia, secondo la quale “il danno non patrimoniale deve essere risarcito solo nei casi previsti dalla legge”, per la sua genericità e per la delicatezza dei rapporti coinvolti- quelli di natura personale- ha posto immediatamente due questioni riguardanti: a) il significato e il contenuto del sintagma danno non patrimoniale; b) l’individuazione dei casi previsti dalla legge. Sebbene la disposizione sia rimasta inalterata, superando indenne le numerose questioni di legittimità costituzionale sollevate, il dibattito dottrinale e giurisprudenziale sul tema è stato inteso e complesso. Il volume affronta le diverse evoluzioni interpretative della disposizione e la sua idoneità a porsi come valido strumento di tutela dei danni alla persona, sia in prospettiva costituzionale sia in prospettiva europea. L’analisi di tali problematiche è stata preceduta dalla considerazione della più generale fattispecie della responsabilita’ civile, come disciplinata dall’art. 2043, e dalla individuazione del rapporto tra l’ art. 2059 c.c. e l’art. 2043 c.c.. I dati acquisiti sulla generale categoria del danno, la sicura convinzione che il danno non patrimoniale null’altro sia che una species della generale categoria del danno, della quale presenta i caratteri, e la sua collocazione teorico-sistematica all’interno della generale fattispecie della responsabilità civile, hanno consentito l’individuazione dei danni ingiusti alla persona. Di qui la successiva analisi essenzialmente incentrata sulla individuazione delle diverse tipologie di danni alla persona, sulla questione della autonomia concettuale del danno morale, oltre che sulla funzione del risarcimento dei danni alla persona e sui relativi criteri di liquidazione.

Danni non patrimoniali Art. 2059

ASTONE, MARIA ANNUNZIATA
2012-01-01

Abstract

Il volume affronta le complesse questioni connesse all'art. 2059 c.c., la cui introduzione nel c.c. del ’42 ha segnato una svolta nel dibattito scientifico sul tema del danno non patrimoniale, poiché per la prima volta il legislatore italiano ha inserito, all’interno del titolo dedicato ai fatti illeciti, una norma riguardante la risarcibilità dei danni non patrimoniali. La formula adottata, tuttavia, secondo la quale “il danno non patrimoniale deve essere risarcito solo nei casi previsti dalla legge”, per la sua genericità e per la delicatezza dei rapporti coinvolti- quelli di natura personale- ha posto immediatamente due questioni riguardanti: a) il significato e il contenuto del sintagma danno non patrimoniale; b) l’individuazione dei casi previsti dalla legge. Sebbene la disposizione sia rimasta inalterata, superando indenne le numerose questioni di legittimità costituzionale sollevate, il dibattito dottrinale e giurisprudenziale sul tema è stato inteso e complesso. Il volume affronta le diverse evoluzioni interpretative della disposizione e la sua idoneità a porsi come valido strumento di tutela dei danni alla persona, sia in prospettiva costituzionale sia in prospettiva europea. L’analisi di tali problematiche è stata preceduta dalla considerazione della più generale fattispecie della responsabilita’ civile, come disciplinata dall’art. 2043, e dalla individuazione del rapporto tra l’ art. 2059 c.c. e l’art. 2043 c.c.. I dati acquisiti sulla generale categoria del danno, la sicura convinzione che il danno non patrimoniale null’altro sia che una species della generale categoria del danno, della quale presenta i caratteri, e la sua collocazione teorico-sistematica all’interno della generale fattispecie della responsabilità civile, hanno consentito l’individuazione dei danni ingiusti alla persona. Di qui la successiva analisi essenzialmente incentrata sulla individuazione delle diverse tipologie di danni alla persona, sulla questione della autonomia concettuale del danno morale, oltre che sulla funzione del risarcimento dei danni alla persona e sui relativi criteri di liquidazione.
2012
IL CODICE CIVILE COMMENTARIO FONDATO DA P. SCHLESINGER DIRETTO DA F.D. BUSNELLI
9788814168192
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