L’ultimo degli argomenti trattati dallo IASC, prima della riorganizzazione che ha disposto, nel 2000, la trasformazione in IASB, riguarda lo studio e l’approvazione di uno IAS specifico per le aziende agricole: lo IAS 41. Il lavoro si pone l’obbiettivo di presentare il contenuto di questo principio contabile, con particolare riferimento al processo di valutazione e rappresentazione in bilancio delle attività biologiche e dei prodotti nelle aziende agricole. Dopo aver affrontato le specificità del sistema agro-alimentare, in relazione al ruolo della globalizzazione, il lavoro si sofferma sulle motivazioni che hanno determinato la scelta, da parte dello IASC, di adottare un principio contabile specifico per l’agricoltura e sul lungo iter che ha preceduto la sua definitiva approvazione. Si delineano le regole dettate dallo IAS relativamente al fair value ritenuto criterio più idoneo, pur se più complesso e maggiormente aleatorio rispetto al “costo storico”, a rappresentare il valore delle attività proprie delle aziende agricole. Tra le specificità delle tecniche contabili introdotte dallo IAS 41, particolare approfondimento viene condotto sull’obbligo di imputare direttamente a conto economico e fin dalla loro rilevazione iniziale, le variazioni di fair value dei prodotti agricoli e delle attività biologiche. Il testo tende ad ampliare il campo della ricerca scientifica e professionale in materia di principi contabili internazionali IAS/IRFRS che, nella loro ricchezza di opportunità di indagine empirica e teorica, costituiscono una costante occasione di confronto di profilo internazionale in grado di fertilizzare anche temi di bilancio di impostazione nazionale.
La valutazione delle attività biologiche e dei prodotti agricoli nello IAS 41
CENTORRINO, Giovanna
2012-01-01
Abstract
L’ultimo degli argomenti trattati dallo IASC, prima della riorganizzazione che ha disposto, nel 2000, la trasformazione in IASB, riguarda lo studio e l’approvazione di uno IAS specifico per le aziende agricole: lo IAS 41. Il lavoro si pone l’obbiettivo di presentare il contenuto di questo principio contabile, con particolare riferimento al processo di valutazione e rappresentazione in bilancio delle attività biologiche e dei prodotti nelle aziende agricole. Dopo aver affrontato le specificità del sistema agro-alimentare, in relazione al ruolo della globalizzazione, il lavoro si sofferma sulle motivazioni che hanno determinato la scelta, da parte dello IASC, di adottare un principio contabile specifico per l’agricoltura e sul lungo iter che ha preceduto la sua definitiva approvazione. Si delineano le regole dettate dallo IAS relativamente al fair value ritenuto criterio più idoneo, pur se più complesso e maggiormente aleatorio rispetto al “costo storico”, a rappresentare il valore delle attività proprie delle aziende agricole. Tra le specificità delle tecniche contabili introdotte dallo IAS 41, particolare approfondimento viene condotto sull’obbligo di imputare direttamente a conto economico e fin dalla loro rilevazione iniziale, le variazioni di fair value dei prodotti agricoli e delle attività biologiche. Il testo tende ad ampliare il campo della ricerca scientifica e professionale in materia di principi contabili internazionali IAS/IRFRS che, nella loro ricchezza di opportunità di indagine empirica e teorica, costituiscono una costante occasione di confronto di profilo internazionale in grado di fertilizzare anche temi di bilancio di impostazione nazionale.Pubblicazioni consigliate
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