CASE REPORT: Nel Gennaio 2008 giunge alla nostra osservazione un paziente maschio di anni 30. All'anamnesi patologica remota nessuna patologia degna di nota. Riferisce ripetuti episodi di prostatite cronica trattata con terapia antibiotica (fluorochinolonici) ed antinfiammatoria con modico beneficio. Da alcuni mesi lamenta riduzione di volume dell'eiaculato. Il paziente esegue uno spermiogramma documentante azoospermia, dosaggi ormonali (LH, FSH, testosterone, prolattina, estradiolo) con valori ematici nella norma, esami colturali (urinocoltura e spermiocoltura) risultati negativi, un'ecografia scrotale con ecocolordoppler dei vasi spermatici documentante un varicocele sinistro di IV grado ed infine un'ecografia prostatica transrettale che mette in evidenza una diffusa ipoecogenicità ghiandolare come da processo flogistico/congestizio ed un'ectasia della vescicola seminale sinistra con contestuale dilatazione del tratto intraprostatico del dotto eiaculatore e del tratto preprostatico del dotto deferente omolaterale per la presenza di plurime formazioni iperecogene del diametro massimo di 1.5 cm. Il paziente viene pertanto ricoverato presso la nostra Clinica per eseguire RMN addomepelvi con mdc che conferma il reperto ecografico di litiasi ed ectasia della via seminale di sinistra. Eseguiti gli esami preoperatori, il paziente viene sottoposto ad intervento di esplorazione deferenziale sinistra endoscopica. Previo posizionamento di un ago di Chiba 17 G per via transperineale e sotto guida ecografica transrettale come repere sulla calcificazione più distale, si procede ad incisione endoscopica con ansa di Collings della loggia prostatica sino all'individuazione dell'ago ed alla successiva rimozione delle calcificazioni del dotto eiaculatore. Individuato il tratto distale del dotto deferente si procede all'inserimento di un filo guida idrofilo ed alla successiva esplorazione endoscopica del deferente con ureterorenoscopio semirigido (89,5 Ch) con contestuale deferentolitolapassi delle restanti concrezioni litiasiche. Si procede successivamente al posizionamento di catetere vescicale per uretram e si lascia in sede il filo guida intradeferenziale che viene rimosso in II giornata postoperatoria. Contestualmente si procede a varicocelectomia sinistra. A tre mesi dall'intervento il paziente esegue spermiogramma documentante oligoastenospermia ed ecografia prostatica transrettale risultata nei limiti della norma senza evidenza di ostruzione a carico della via seminale.

LITIASI OSTRUENTE DELLA VIA SEMINALE SINISTRA

MAGNO, Carlo;
2008-01-01

Abstract

CASE REPORT: Nel Gennaio 2008 giunge alla nostra osservazione un paziente maschio di anni 30. All'anamnesi patologica remota nessuna patologia degna di nota. Riferisce ripetuti episodi di prostatite cronica trattata con terapia antibiotica (fluorochinolonici) ed antinfiammatoria con modico beneficio. Da alcuni mesi lamenta riduzione di volume dell'eiaculato. Il paziente esegue uno spermiogramma documentante azoospermia, dosaggi ormonali (LH, FSH, testosterone, prolattina, estradiolo) con valori ematici nella norma, esami colturali (urinocoltura e spermiocoltura) risultati negativi, un'ecografia scrotale con ecocolordoppler dei vasi spermatici documentante un varicocele sinistro di IV grado ed infine un'ecografia prostatica transrettale che mette in evidenza una diffusa ipoecogenicità ghiandolare come da processo flogistico/congestizio ed un'ectasia della vescicola seminale sinistra con contestuale dilatazione del tratto intraprostatico del dotto eiaculatore e del tratto preprostatico del dotto deferente omolaterale per la presenza di plurime formazioni iperecogene del diametro massimo di 1.5 cm. Il paziente viene pertanto ricoverato presso la nostra Clinica per eseguire RMN addomepelvi con mdc che conferma il reperto ecografico di litiasi ed ectasia della via seminale di sinistra. Eseguiti gli esami preoperatori, il paziente viene sottoposto ad intervento di esplorazione deferenziale sinistra endoscopica. Previo posizionamento di un ago di Chiba 17 G per via transperineale e sotto guida ecografica transrettale come repere sulla calcificazione più distale, si procede ad incisione endoscopica con ansa di Collings della loggia prostatica sino all'individuazione dell'ago ed alla successiva rimozione delle calcificazioni del dotto eiaculatore. Individuato il tratto distale del dotto deferente si procede all'inserimento di un filo guida idrofilo ed alla successiva esplorazione endoscopica del deferente con ureterorenoscopio semirigido (89,5 Ch) con contestuale deferentolitolapassi delle restanti concrezioni litiasiche. Si procede successivamente al posizionamento di catetere vescicale per uretram e si lascia in sede il filo guida intradeferenziale che viene rimosso in II giornata postoperatoria. Contestualmente si procede a varicocelectomia sinistra. A tre mesi dall'intervento il paziente esegue spermiogramma documentante oligoastenospermia ed ecografia prostatica transrettale risultata nei limiti della norma senza evidenza di ostruzione a carico della via seminale.
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