Tornata ad essere un cantiere a cielo aperto, a cento anni dalla sua distruzione, Messina ha rimesso in discussione i sistemi d’ornato in pietra artificiale del primo Novecento. Possono leggersi, sulle facciate che caratterizzano la fisionomia della città, molti segnali che preludono all’imminenza di un restauro: elementi decorativi fortemente degradati, interi apparati messi in sicurezza per rischio di crolli, rare allocazioni di strumenti diagnostici, ponteggi per l’esecuzione di un intervento, restauri che richiedono nuovi restauri. Immaginare di sconfessare un risanamento recente è certamente la più originale delle opzioni possibili, ma qui imperativa: intanto perchè sistemi d’ornato coperti da coltri di intonaco hanno rinnegato, nei restauri condotti, la loro natura originaria di riproduzioni di materiali lapidei naturali, ottenute unicamente lavorando sulla composizione degli impasti cementizi; inoltre, evento ancor più grave, esulando da atteggiamenti conservatori che potrebbero non essere condivisi, per il degrado generato dal restauro, con manifestazioni patologiche nuove e talvolta più gravi di quelle sanate. Lo studio vuole presentare una casistica di restauri recenti sui quali è necessario operare nuovi restauri soffermandosi sulle motivazioni che rendono questa esigenza ineludibile.

I sistemi d’ornato del primo novecento a Messina. Restauri futuri per restauri recenti

FIANDACA, Ornella;LIONE, Raffaella
2008-01-01

Abstract

Tornata ad essere un cantiere a cielo aperto, a cento anni dalla sua distruzione, Messina ha rimesso in discussione i sistemi d’ornato in pietra artificiale del primo Novecento. Possono leggersi, sulle facciate che caratterizzano la fisionomia della città, molti segnali che preludono all’imminenza di un restauro: elementi decorativi fortemente degradati, interi apparati messi in sicurezza per rischio di crolli, rare allocazioni di strumenti diagnostici, ponteggi per l’esecuzione di un intervento, restauri che richiedono nuovi restauri. Immaginare di sconfessare un risanamento recente è certamente la più originale delle opzioni possibili, ma qui imperativa: intanto perchè sistemi d’ornato coperti da coltri di intonaco hanno rinnegato, nei restauri condotti, la loro natura originaria di riproduzioni di materiali lapidei naturali, ottenute unicamente lavorando sulla composizione degli impasti cementizi; inoltre, evento ancor più grave, esulando da atteggiamenti conservatori che potrebbero non essere condivisi, per il degrado generato dal restauro, con manifestazioni patologiche nuove e talvolta più gravi di quelle sanate. Lo studio vuole presentare una casistica di restauri recenti sui quali è necessario operare nuovi restauri soffermandosi sulle motivazioni che rendono questa esigenza ineludibile.
2008
9788895409122
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