L'incontro del Poliziano con la "Historia nova" di Zosimo nel suo più antico e prezioso esemplare, il Vat. gr. 156, colloca l'umanista fiorentino in una posizione privilegiata nel dibattito del secondo Quattrocento sui "ludi saeculares": nel cap. 58 della prima centuria dei "Miscellanea" egli intreccia un complesso reticolo di fonti greche e latine e, per la prima volta nell'Occidente latino, mette in circolazione l'opera dello storico bizantino, fonte primaria per la prima ricostruzione storicamente avvertita di questa antica istituzione romana. La pubblicazione del testo greco dell'oracolo sibillino tramandato da Zosimo (II, 6), corredato della versione latina a cura dello stesso Poliziano, costituisce, dal canto suo, un capitolo significativo della fortuna della letteratura oracolare greca nel '400, destinato a fecondi sviluppi nella produzione filologica e storica del XVI secolo.
Poliziano e la storiografia bizantina: il cap. LVIII dei primi "Miscellanea"
MEGNA, Paola
2012-01-01
Abstract
L'incontro del Poliziano con la "Historia nova" di Zosimo nel suo più antico e prezioso esemplare, il Vat. gr. 156, colloca l'umanista fiorentino in una posizione privilegiata nel dibattito del secondo Quattrocento sui "ludi saeculares": nel cap. 58 della prima centuria dei "Miscellanea" egli intreccia un complesso reticolo di fonti greche e latine e, per la prima volta nell'Occidente latino, mette in circolazione l'opera dello storico bizantino, fonte primaria per la prima ricostruzione storicamente avvertita di questa antica istituzione romana. La pubblicazione del testo greco dell'oracolo sibillino tramandato da Zosimo (II, 6), corredato della versione latina a cura dello stesso Poliziano, costituisce, dal canto suo, un capitolo significativo della fortuna della letteratura oracolare greca nel '400, destinato a fecondi sviluppi nella produzione filologica e storica del XVI secolo.Pubblicazioni consigliate
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