In tema di contratto di viaggio turistico, disciplinato dalla legge 27 dicembre 1977, n. 1084, di ratifica ed esecuzione della Convenzione di Bruxelles del 23 aprile 1970, l’organizzatore di viaggi è tenuto a tutelare con ogni possibile mezzo “i diritti e gli interessi” dei viaggiatori ad esso affidati, rispondendo direttamente del fatto colposo dell’ausiliare nell’esercizio delle sue mansioni, salvo che non provi di aver adottato tutte le ordinarie misure suggerite dalla comune prudenza e diligenza come idonee ad impedire il danno. Ne consegue che, in relazione ad un viaggio in “settimana bianca” di minorenni adolescenti, la società organizzatrice è tenuta ad approntare, indipendentemente da un’espressa obbligazione contrattuale, un adeguato servizio di sorveglianza ed un preciso programma di rientro in albergo dopo la conclusione delle esercitazioni sciistiche, con un numero di accompagnatori congruo rispetto a quello dei partecipanti, atto a scongiurare, per quanto possibile, iniziative estemporanee o azioni rischiose dell’uno o dell’altro partecipante, sempre prevedibili, data l’età giovanile e la situazione ambientale, obbiettivamente pericolosa.
LA RESPONSABILITA' PER INCIDENTE SCIISTICO OCCORSO AD UN MINORE DURANTE UN VIAGGIO ORGANIZZATO
COCUCCIO, MARIAFRANCESCA
2004-01-01
Abstract
In tema di contratto di viaggio turistico, disciplinato dalla legge 27 dicembre 1977, n. 1084, di ratifica ed esecuzione della Convenzione di Bruxelles del 23 aprile 1970, l’organizzatore di viaggi è tenuto a tutelare con ogni possibile mezzo “i diritti e gli interessi” dei viaggiatori ad esso affidati, rispondendo direttamente del fatto colposo dell’ausiliare nell’esercizio delle sue mansioni, salvo che non provi di aver adottato tutte le ordinarie misure suggerite dalla comune prudenza e diligenza come idonee ad impedire il danno. Ne consegue che, in relazione ad un viaggio in “settimana bianca” di minorenni adolescenti, la società organizzatrice è tenuta ad approntare, indipendentemente da un’espressa obbligazione contrattuale, un adeguato servizio di sorveglianza ed un preciso programma di rientro in albergo dopo la conclusione delle esercitazioni sciistiche, con un numero di accompagnatori congruo rispetto a quello dei partecipanti, atto a scongiurare, per quanto possibile, iniziative estemporanee o azioni rischiose dell’uno o dell’altro partecipante, sempre prevedibili, data l’età giovanile e la situazione ambientale, obbiettivamente pericolosa.Pubblicazioni consigliate
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