Negli anni successivi all’istituzione dell’ Area Marina Protetta, nell’ isola di Ustica si è osservata un’esplosione demografica delle popolazioni di Paracentrotus lividus ed Arbacia lixula. Il sovrappascolo dei due ricci ha determinato la formazione del barren, un habitat caratterizzato da alghe coralline incrostanti, che ha sostituito la preesistente comunità a macroalghe erette. In una fase successiva, anche a causa della diminuzione delle abbondanze dei ricci, le macroalghe erette hanno ricolonizzato i substrati rocciosi. Un recente studio finalizzato alla comprensione dei processi di transizione delle comunità algali dell’infralitorale roccioso dell’AMP “Isola di Ustica” ha individuato nella stella Marthasterias glacialis uno dei principali predatori di ricci. Inoltre è stata osservata una particolare interazione indiretta tra questa stella ed il labride Thalassoma pavo: il labride preda i pedicelli ambulacrali dei ricci messi in fuga dall’asteroideo. In questo lavoro abbiamo ipotizzato che la predazione dei pedicelli possa determinare una riduzione della velocità di fuga dei ricci e facilitare il successo predatorio di M. glacialis. Per verificare questa ipotesi sono state rimosse percentuali crescenti di pedicelli ambulacrali da entrambe le specie di riccio. È stata quindi misurata la velocità di fuga in individui integri e manipolati e la velocità di attacco della stella. L’analisi dei dati ha confermato l’ipotesi secondo cui la velocità dei ricci diminuisce significativamente all’aumentare della percentuale dei pedicelli rimossi facilitando la cattura dei ricci alla stella. Questa particolare interazione tra M. glacialis e T. pavo potrebbe aver contribuito ad incrementare la mortalità dei ricci ed a ridurre la stabilità del barren facilitando il ritorno allo stato stabile a iniziale a macroalghe erette.
Effetti del comportamento di Thalassoma pavo sul successo predatorio di Marthasterias glacialis
2011-01-01
Abstract
Negli anni successivi all’istituzione dell’ Area Marina Protetta, nell’ isola di Ustica si è osservata un’esplosione demografica delle popolazioni di Paracentrotus lividus ed Arbacia lixula. Il sovrappascolo dei due ricci ha determinato la formazione del barren, un habitat caratterizzato da alghe coralline incrostanti, che ha sostituito la preesistente comunità a macroalghe erette. In una fase successiva, anche a causa della diminuzione delle abbondanze dei ricci, le macroalghe erette hanno ricolonizzato i substrati rocciosi. Un recente studio finalizzato alla comprensione dei processi di transizione delle comunità algali dell’infralitorale roccioso dell’AMP “Isola di Ustica” ha individuato nella stella Marthasterias glacialis uno dei principali predatori di ricci. Inoltre è stata osservata una particolare interazione indiretta tra questa stella ed il labride Thalassoma pavo: il labride preda i pedicelli ambulacrali dei ricci messi in fuga dall’asteroideo. In questo lavoro abbiamo ipotizzato che la predazione dei pedicelli possa determinare una riduzione della velocità di fuga dei ricci e facilitare il successo predatorio di M. glacialis. Per verificare questa ipotesi sono state rimosse percentuali crescenti di pedicelli ambulacrali da entrambe le specie di riccio. È stata quindi misurata la velocità di fuga in individui integri e manipolati e la velocità di attacco della stella. L’analisi dei dati ha confermato l’ipotesi secondo cui la velocità dei ricci diminuisce significativamente all’aumentare della percentuale dei pedicelli rimossi facilitando la cattura dei ricci alla stella. Questa particolare interazione tra M. glacialis e T. pavo potrebbe aver contribuito ad incrementare la mortalità dei ricci ed a ridurre la stabilità del barren facilitando il ritorno allo stato stabile a iniziale a macroalghe erette.Pubblicazioni consigliate
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