Secondo la legislazione vigente, sulla sicurezza dei luoghi di lavoro, i datori di lavoro devono sottoporre le attrezzature di lavoro alle verifiche periodiche. Il D.Lgs. 81/08 e s.m.i. definisce come attrezzature di lavoro qualsiasi macchina, apparecchio, utensile o impianto, inteso come il complesso di macchine, attrezzature e componenti necessari allo svolgimento di un’attività o all’attuazione di un processo produttivo, destinato ad essere usato durante il lavoro. Il legislatore, per assicurare il mantenimento nel tempo dei requisiti di sicurezza, ha imposto sia controlli periodici interni all’azienda che attività di verifica che devono essere condotte, con cadenze periodiche variabili, in funzione del livello di rischio associato alla tipologia di attrezzatura, da un minimo di 1 anno ad un massimo di 5 anni, a cura dei Soggetti Abilitati Pubblici o Privati. L’INAIL ed USL/ARPA sono i Soggetti Abilitati titolari del servizio rispettivamente per la conduzione della “prima verifica periodica” e delle successive “verifiche periodiche”. In linea generale, le attrezzature di sollevamento con portata superiore ai 200 kg ed i recipienti / tubazioni con pressione superiore ai 0,5 bar sono oggetto di verifiche periodiche. Queste in particolare prevedono un esame tecnico dello stato di conservazione strutturale ed efficienza dei dispositivi di sicurezza. Le sollecitazioni di esercizio e le condizioni ambientali possono determinare fenomeni corrosivi importanti che degradando progressivamente le caratteristiche strutturali e possono causare rotture con conseguenti situazioni di pericolo per persone e cose. L’esperienza permette di evidenziare i particolari costruttivi che presentano localizzazione privilegiata di significativi fenomeni corrosivi (es. corrosione sotto coibente, saldature ad angolo, ecc.). Nel presente lavoro si esamineranno i singoli requisiti, previsti dalle disposizioni di legislative, che tengono conto del fenomeno della corrosione. Attraverso lo studio di casi reali si classificano i fenomeni corrosivi e si quantificano le conseguenze sulla ulteriore esercibilità di attrezzature a pressione e sollevamento. Da quanto riportato appare evidente l’importanza e l’attenzione riservata, da parte del legislatore, al fenomeno della corrosione in modo tale da definire un sistema che attraverso una filosofia prevenzionistica esamini e valuti le conseguenze di degrado strutturale attraverso una iniziale accurata progettazione e poi un attento e mirato esercizio dell’attrezzatura.

Influenza dei fenomeni di corrosione nelle verifiche periodiche delle attrezzature di lavoro

SILI, Andrea Mariano;
2013-01-01

Abstract

Secondo la legislazione vigente, sulla sicurezza dei luoghi di lavoro, i datori di lavoro devono sottoporre le attrezzature di lavoro alle verifiche periodiche. Il D.Lgs. 81/08 e s.m.i. definisce come attrezzature di lavoro qualsiasi macchina, apparecchio, utensile o impianto, inteso come il complesso di macchine, attrezzature e componenti necessari allo svolgimento di un’attività o all’attuazione di un processo produttivo, destinato ad essere usato durante il lavoro. Il legislatore, per assicurare il mantenimento nel tempo dei requisiti di sicurezza, ha imposto sia controlli periodici interni all’azienda che attività di verifica che devono essere condotte, con cadenze periodiche variabili, in funzione del livello di rischio associato alla tipologia di attrezzatura, da un minimo di 1 anno ad un massimo di 5 anni, a cura dei Soggetti Abilitati Pubblici o Privati. L’INAIL ed USL/ARPA sono i Soggetti Abilitati titolari del servizio rispettivamente per la conduzione della “prima verifica periodica” e delle successive “verifiche periodiche”. In linea generale, le attrezzature di sollevamento con portata superiore ai 200 kg ed i recipienti / tubazioni con pressione superiore ai 0,5 bar sono oggetto di verifiche periodiche. Queste in particolare prevedono un esame tecnico dello stato di conservazione strutturale ed efficienza dei dispositivi di sicurezza. Le sollecitazioni di esercizio e le condizioni ambientali possono determinare fenomeni corrosivi importanti che degradando progressivamente le caratteristiche strutturali e possono causare rotture con conseguenti situazioni di pericolo per persone e cose. L’esperienza permette di evidenziare i particolari costruttivi che presentano localizzazione privilegiata di significativi fenomeni corrosivi (es. corrosione sotto coibente, saldature ad angolo, ecc.). Nel presente lavoro si esamineranno i singoli requisiti, previsti dalle disposizioni di legislative, che tengono conto del fenomeno della corrosione. Attraverso lo studio di casi reali si classificano i fenomeni corrosivi e si quantificano le conseguenze sulla ulteriore esercibilità di attrezzature a pressione e sollevamento. Da quanto riportato appare evidente l’importanza e l’attenzione riservata, da parte del legislatore, al fenomeno della corrosione in modo tale da definire un sistema che attraverso una filosofia prevenzionistica esamini e valuti le conseguenze di degrado strutturale attraverso una iniziale accurata progettazione e poi un attento e mirato esercizio dell’attrezzatura.
2013
9788885298965
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