La filosofia deve essere scienza, secondo Hegel, in modo del tutto peculiare: rispetto a qualsiasi altra scienza, è l’unica in grado di produrre strumenti adatti per una comprensione razionale della realtà nella sua concretezza. «Io determino il vero come concreto in sé»: questo è forse il modo più efficace con cui Hegel stesso definisce l’obiettivo primario della filosofia e questo è probabilmente il tratto più originale, oltre che controverso, della sua innovativa formulazione dell’idealismo, come del resto è stato evidenziato nel corso del ’900, entro differenti contesti interpretativi, da Croce e Gentile, Adorno e Merleau-Ponty. Il volume esamina questa impresa filosofica, concentrando l’attenzione su alcuni dei suoi momenti cruciali: l’idea della Scienza della logica, come superamento dei limiti della prospettiva trascendentale kantiana; l’esame antropologico, fenomenologico e psicologico dell’intelligenza come capacità di idealizzare; il problema dell’idealità delle infrastrutture della vita socio-politica nel contesto delle relazioni internazionali; la risposta della filosofia al bisogno storico di una comprensione concettuale e sistemica della realtà.
Idealismo e concretezza. Il paradigma epistemico hegeliano.
GIUSPOLI, Paolo
2013-01-01
Abstract
La filosofia deve essere scienza, secondo Hegel, in modo del tutto peculiare: rispetto a qualsiasi altra scienza, è l’unica in grado di produrre strumenti adatti per una comprensione razionale della realtà nella sua concretezza. «Io determino il vero come concreto in sé»: questo è forse il modo più efficace con cui Hegel stesso definisce l’obiettivo primario della filosofia e questo è probabilmente il tratto più originale, oltre che controverso, della sua innovativa formulazione dell’idealismo, come del resto è stato evidenziato nel corso del ’900, entro differenti contesti interpretativi, da Croce e Gentile, Adorno e Merleau-Ponty. Il volume esamina questa impresa filosofica, concentrando l’attenzione su alcuni dei suoi momenti cruciali: l’idea della Scienza della logica, come superamento dei limiti della prospettiva trascendentale kantiana; l’esame antropologico, fenomenologico e psicologico dell’intelligenza come capacità di idealizzare; il problema dell’idealità delle infrastrutture della vita socio-politica nel contesto delle relazioni internazionali; la risposta della filosofia al bisogno storico di una comprensione concettuale e sistemica della realtà.Pubblicazioni consigliate
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