In ambito eco-tossicologico, l’obiettivo della sperimentazione è quello di individuare le quantità massime tollerabili di sostanze potenzialmente nocive, allo scopo di prevenire in modo adeguato gli effetti deleteri anche a scapito degli ecosistemi naturali. Per valutare in modo indiretto la polluzione degli ambienti acquatici è sempre più diffuso l’utilizzo di indicatori biologici, poiché spesso i contaminanti, anche se presenti in concentrazioni inferiori a quelle rilevabili con le normali tecniche analitiche, provocano danni agli organismi che vivono in tali ambienti. Inoltre, quando le sostanze tossiche agiscono sinergicamente con altre fonti di stress, gli organismi stessi possono subire effetti differenti rispetto a quelli indotti dai singoli composti tossici. Spermi, uova, embrioni e larve di organismi marini sono frequentemente usati nei test di tossicità acuta da inquinanti (es. metalli pesanti). Il nostro studio è finalizzato a valutare l’effetto del mercurio (Hg) su uova e spermi di Mytilus galloprovincialis. Sono state saggiate diverse concentrazioni (da 0,0001 ppm a 1000 ppm) del metallo, variando i tempi di esposizione ad esso. Gli eventuali effetti, conseguenti ai vari test di tossicità, sono stati evidenziati mediante stereo microscopio, microscopio ottico ed elettronico a scansione. Dopo una prima osservazione degli spermi e delle uova, è stata valutata la motilità spermatica mediante il microscopio ottico (200x); le uova sono state osservate ad un ingrandimento di 10x. Si è, quindi, effettuata l’osservazione in microscopia elettronica a scansione. L’esposizione al contaminante ha provocato, anche alle più basse concentrazioni saggiate, la riduzione della motilità degli spermi. Il metallo ha, inoltre, esercitato gli effetti di tossicità acuta anche sulle uova, con una compattazione del materiale citoplasmatico e con sdoppiamento della membrana plasmatica. A tali alterazioni si è associata la mancata fecondazione delle uova da parte degli spermi. Le alterazioni descritte possono compromettere il successo riproduttivo degli organismi

EFFETTI DEL MERCURIO SULLE UOVA DI Mytilus galloprovincialis

LONGO, SABRINA;CONTE, Francesca Laura;
2013-01-01

Abstract

In ambito eco-tossicologico, l’obiettivo della sperimentazione è quello di individuare le quantità massime tollerabili di sostanze potenzialmente nocive, allo scopo di prevenire in modo adeguato gli effetti deleteri anche a scapito degli ecosistemi naturali. Per valutare in modo indiretto la polluzione degli ambienti acquatici è sempre più diffuso l’utilizzo di indicatori biologici, poiché spesso i contaminanti, anche se presenti in concentrazioni inferiori a quelle rilevabili con le normali tecniche analitiche, provocano danni agli organismi che vivono in tali ambienti. Inoltre, quando le sostanze tossiche agiscono sinergicamente con altre fonti di stress, gli organismi stessi possono subire effetti differenti rispetto a quelli indotti dai singoli composti tossici. Spermi, uova, embrioni e larve di organismi marini sono frequentemente usati nei test di tossicità acuta da inquinanti (es. metalli pesanti). Il nostro studio è finalizzato a valutare l’effetto del mercurio (Hg) su uova e spermi di Mytilus galloprovincialis. Sono state saggiate diverse concentrazioni (da 0,0001 ppm a 1000 ppm) del metallo, variando i tempi di esposizione ad esso. Gli eventuali effetti, conseguenti ai vari test di tossicità, sono stati evidenziati mediante stereo microscopio, microscopio ottico ed elettronico a scansione. Dopo una prima osservazione degli spermi e delle uova, è stata valutata la motilità spermatica mediante il microscopio ottico (200x); le uova sono state osservate ad un ingrandimento di 10x. Si è, quindi, effettuata l’osservazione in microscopia elettronica a scansione. L’esposizione al contaminante ha provocato, anche alle più basse concentrazioni saggiate, la riduzione della motilità degli spermi. Il metallo ha, inoltre, esercitato gli effetti di tossicità acuta anche sulle uova, con una compattazione del materiale citoplasmatico e con sdoppiamento della membrana plasmatica. A tali alterazioni si è associata la mancata fecondazione delle uova da parte degli spermi. Le alterazioni descritte possono compromettere il successo riproduttivo degli organismi
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