L'osteosarcoma è il tumore maligno più comune nell'osso. I siti comunemente coinvolti sono il femore distale, la tibia prossimale e l'omero. La ricostruzione con protesi modulare è un metodo altamente efficace e durevole per ripristinare l'integrità scheletrica e la funzione articolare dopo un intervento chirurgico di resezione. La mobilizzazione asettica è la complicazione più frequente nelle protesi ricostruttive di ginocchio, ma altre cause di cedimento meccanico, quale la rottura della cerniera o l'usura del polietilene possono portare a risultati clinici insoddisfacenti. Lo scopo di questo studio è l'analisi della frattura ex vivo di una protesi modulare sostitutiva (MUTARS®) per tumori ossei del femore distale. Per tutto il periodo di vita della protesi, il paziente è stato monitorato con dei follow-up radiografici. Sono state effettuate prove di durezza, prove non distruttive e numerose osservazioni al microscopio al fine di stabilire il meccanismo di frattura e la presenza di eventuali difetti interni macroscopici. Dall'analisi dettagliata delle superfici di frattura e dalle informazioni di base fornite sull'impianto, verificate con alcune tipologie di indagine sperimentale, è stato possibile determinare la causa del cedimento meccanico.
ANALISI SPERIMENTALE DELLA FRATTURA DI UNA PROTESI DI GINOCCHIO
EPASTO, Gabriella;FISICHELLA, LEONARDO;GUGLIELMINO, Eugenio;ROSA, Michele Attilio
2013-01-01
Abstract
L'osteosarcoma è il tumore maligno più comune nell'osso. I siti comunemente coinvolti sono il femore distale, la tibia prossimale e l'omero. La ricostruzione con protesi modulare è un metodo altamente efficace e durevole per ripristinare l'integrità scheletrica e la funzione articolare dopo un intervento chirurgico di resezione. La mobilizzazione asettica è la complicazione più frequente nelle protesi ricostruttive di ginocchio, ma altre cause di cedimento meccanico, quale la rottura della cerniera o l'usura del polietilene possono portare a risultati clinici insoddisfacenti. Lo scopo di questo studio è l'analisi della frattura ex vivo di una protesi modulare sostitutiva (MUTARS®) per tumori ossei del femore distale. Per tutto il periodo di vita della protesi, il paziente è stato monitorato con dei follow-up radiografici. Sono state effettuate prove di durezza, prove non distruttive e numerose osservazioni al microscopio al fine di stabilire il meccanismo di frattura e la presenza di eventuali difetti interni macroscopici. Dall'analisi dettagliata delle superfici di frattura e dalle informazioni di base fornite sull'impianto, verificate con alcune tipologie di indagine sperimentale, è stato possibile determinare la causa del cedimento meccanico.Pubblicazioni consigliate
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