Obiettivo: Verificare se con un training di yoga il gruppo sperimentale migliora le performance attentive e mnestiche rispetto al gruppo di controllo. Metodi: Il campione è costituito da 24 studentesse dell’Università degli Studi di Messina (20-34 anni). Il gruppo sperimentale (n=12), dopo la fase di assessment, ha partecipato ad un corso intensivo di yoga, a cui è seguita la fase di post-test. Il gruppo di controllo (n=12) ha partecipato solo alle fasi di pre- e post- senza svolgere alcun tipo di attività. Risultati: Per quanto riguarda le misure attentive, tutti i test hanno mostrato un trend di miglioramento nel gruppo sperimentale, anche lo Stroop Test che ha evidenziato una diminuzione significativa delle medie dei tempi di reazione. In riferimento alle misure della memoria spaziale a breve termine, il Running Memory Task ha mostrato un aumento significativo nelle risposte corrette e una diminuzione nel numero di errori nel gruppo sperimentale. I restanti test di natura spaziale hanno rilevato delle tendenze di miglioramento. Riguardo la memoria verbale a breve termine, nel gruppo sperimentale sono stati riscontrati dei miglioramenti significativi nel Digit Span, in un compito di memoria di lavoro e nella ripetizione seriale di parole. Entrambi i questionari di valutazione dello stile di apprendimento e di pensiero (SOLAT) e della mindfulness (KIMS) hanno evidenziato dei dati di tendenza in riferimento ad un maggior uso integrato degli emisferi e ad un punteggio più alto di consapevolezza di sé. Conclusioni: I risultati di questo studio confermano l’ipotesi sperimentale, secondo cui si stabilisce un legame tra la pratica yogica e il funzionamento cognitivo, in particolare il miglioramento di performance attentive e mnestiche.
Effetti dello yoga sui processi attentivi e mnestici
FABIO, Rosa Angela;
2013-01-01
Abstract
Obiettivo: Verificare se con un training di yoga il gruppo sperimentale migliora le performance attentive e mnestiche rispetto al gruppo di controllo. Metodi: Il campione è costituito da 24 studentesse dell’Università degli Studi di Messina (20-34 anni). Il gruppo sperimentale (n=12), dopo la fase di assessment, ha partecipato ad un corso intensivo di yoga, a cui è seguita la fase di post-test. Il gruppo di controllo (n=12) ha partecipato solo alle fasi di pre- e post- senza svolgere alcun tipo di attività. Risultati: Per quanto riguarda le misure attentive, tutti i test hanno mostrato un trend di miglioramento nel gruppo sperimentale, anche lo Stroop Test che ha evidenziato una diminuzione significativa delle medie dei tempi di reazione. In riferimento alle misure della memoria spaziale a breve termine, il Running Memory Task ha mostrato un aumento significativo nelle risposte corrette e una diminuzione nel numero di errori nel gruppo sperimentale. I restanti test di natura spaziale hanno rilevato delle tendenze di miglioramento. Riguardo la memoria verbale a breve termine, nel gruppo sperimentale sono stati riscontrati dei miglioramenti significativi nel Digit Span, in un compito di memoria di lavoro e nella ripetizione seriale di parole. Entrambi i questionari di valutazione dello stile di apprendimento e di pensiero (SOLAT) e della mindfulness (KIMS) hanno evidenziato dei dati di tendenza in riferimento ad un maggior uso integrato degli emisferi e ad un punteggio più alto di consapevolezza di sé. Conclusioni: I risultati di questo studio confermano l’ipotesi sperimentale, secondo cui si stabilisce un legame tra la pratica yogica e il funzionamento cognitivo, in particolare il miglioramento di performance attentive e mnestiche.Pubblicazioni consigliate
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