L’esposizione al rumore, in base alle sue caratteristiche fisiche (intensità, composizione in frequenza, ecc.) e temporali, può dar luogo a tutta una serie di effetti cosiddetti extrauditivi fra i quali il disturbo del sonno e del riposo, l’interferenza sulla comunicazione verbale e sull’apprendimento, sulla salute mentale e sulle prestazioni, oltre al disturbo o fastidio genericamente inteso (annoyance). L’ impegno sul controllo del rumore nei luoghi di lavoro trae forza anche dall’evoluzione della normativa in materia: dal D.Lgs. 277/91 che ha recepito la direttiva europea sul rumore 188/86 /CEE, al principio del miglioramento continuo delle condizioni di lavoro introdotto dal D.Lgs.626/94 e sviluppato dal D.Lgs. 81/2008 con l’implementazione della nuova direttiva europea sul rumore 2003/10/CE. Nel corso della presente trattazione vengono analizzati alcuni esempi di come possono essere realizzate delle prove di isolamento acustico degli edifici scolastici. Ci si riferisce, in modo particolare alla misurazione in opera dell’isolamento acustico per via aerea in tre edifici e fra diversi ambienti, in riferimento ad una partizione orizzontale fra due locali adiacenti ed una partizione verticale interposta fra due unità sovrastanti. L'obiettivo della presente indagine è rivolto al potere fonoisolante verticale delle partizioni: nel rispetto dei valori limite imposti dalla normativa, mediante l’unico provvedimento attuabile: il disaccoppiamento strutturale dell’aula dal resto dell’edificio con la tecnica della “scatola dentro scatola”. Riteniamo che per i numerosi e a vario titolo importanti aspetti legati alla situazione acustica degli edifici scolastici, debba crescere l’interesse delle amministrazioni pubbliche per individuare le situazioni più critiche e conseguentemente le soluzioni migliorative.
Analisi delle prestazioni acustiche negli ambienti scolastici
CANNISTRARO, Giuseppe;RESTIVO, ROBERTA
2014-01-01
Abstract
L’esposizione al rumore, in base alle sue caratteristiche fisiche (intensità, composizione in frequenza, ecc.) e temporali, può dar luogo a tutta una serie di effetti cosiddetti extrauditivi fra i quali il disturbo del sonno e del riposo, l’interferenza sulla comunicazione verbale e sull’apprendimento, sulla salute mentale e sulle prestazioni, oltre al disturbo o fastidio genericamente inteso (annoyance). L’ impegno sul controllo del rumore nei luoghi di lavoro trae forza anche dall’evoluzione della normativa in materia: dal D.Lgs. 277/91 che ha recepito la direttiva europea sul rumore 188/86 /CEE, al principio del miglioramento continuo delle condizioni di lavoro introdotto dal D.Lgs.626/94 e sviluppato dal D.Lgs. 81/2008 con l’implementazione della nuova direttiva europea sul rumore 2003/10/CE. Nel corso della presente trattazione vengono analizzati alcuni esempi di come possono essere realizzate delle prove di isolamento acustico degli edifici scolastici. Ci si riferisce, in modo particolare alla misurazione in opera dell’isolamento acustico per via aerea in tre edifici e fra diversi ambienti, in riferimento ad una partizione orizzontale fra due locali adiacenti ed una partizione verticale interposta fra due unità sovrastanti. L'obiettivo della presente indagine è rivolto al potere fonoisolante verticale delle partizioni: nel rispetto dei valori limite imposti dalla normativa, mediante l’unico provvedimento attuabile: il disaccoppiamento strutturale dell’aula dal resto dell’edificio con la tecnica della “scatola dentro scatola”. Riteniamo che per i numerosi e a vario titolo importanti aspetti legati alla situazione acustica degli edifici scolastici, debba crescere l’interesse delle amministrazioni pubbliche per individuare le situazioni più critiche e conseguentemente le soluzioni migliorative.Pubblicazioni consigliate
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.