I Tumori Stromali GastroIntestinali (GIST) sono le più frequenti neoplasie mesenchimali del tratto gastro-enterico ed interessano prevalentemente stomaco (60%) ed intestino tenue (20%). La presentazione clinica è spesso aspecifica e correlata con le dimensioni tumorali. Non sono rari gli incidentalomi. La diagnostica strumentale si fonda sull’esame tomografico computerizzato (TC) e su quello endoscopico. Il 40% dei casi possono esitare in urgenze chirurgiche a causa di complicanze quali emorragie digestive o quadri addominali acuti. Riportiamo la descrizione dell’iter clinico-diagnostico di tre pazienti giunti alla nostra osservazione per un corredo sintomatologico caratterizzato da un periodo di astenia associato ad anemizzazione, in due donne di 24 e 77 anni di età (rispettivamente Caso 1 e 2), e da episodi di sanguinamento intestinale in un uomo di 38 anni (Caso 3). All’esame istologico tutte le lesioni asportate erano costituite da fasci di cellule fusiformi misti ad una matrice fibroialina con immunopositività al CD-117 ed al CD-34 e livello di aggressività variabile (Fletcher CD, Hum Pathol 2002). - Caso 1: la prima paziente presentava un livello emoglobinico (Hb) di 7 g/dl associato ad iposideremia ed alla EsofagoGastroDuodenoScopia (EGDS) veniva documentata una massa submucosale in corrispondenza della grande curvatura gastrica, successivamente meglio caratterizzata con TC. Si scelse di intervenire con una wedge resection laparoscopica e la paziente venne dimessa in quarta giornata. L’istologico evidenziò un elevato rischio di aggressività (>10/50HPFs). - Caso 2: nel caso della seconda paziente veniva altresì riscontrata un’anemia sideropenica severa (Hb 6,8 g/dl e l’EGDS metteva in evidenza una lesione submucosale della piccola curvatura dello stomaco. Tale lesione venne ulteriormente tipizzata con ecoendoscopia e prelievi bioptici. Anche in questo caso fu realizzato un intervento laparoscopico con dimissione in nona giornata. L’istologico orientò la diagnosi per un GIST a basso rischio di aggressività (≤5/50HPFs). - Caso 3: il paziente riferiva plurimi episodi di rettorragia e presentava uno stato anemico secondario (Hb 8,9 g/dl). L’EGDS risultò essere negativa e venne integrata da entero-TC che mostrò la presenza di una voluminosa massa digiunale di 22mm di diametro massimo a sviluppo endoluminale. Venne realizzato un trattamento chirurgico open con dimissione in ottava giornata senza complicazioni. L’esame istologico confermò la diagnosi di GIST inquadrandolo come a basso rischio di aggressività (≤5/50HPFs). I GIST rappresentano meno dell’1% di tutte le neoplasie maligne del tratto gastroenterico e spesso sono paucisintomatici. Il sintomo più frequente è rappresentato dal sanguinamento. Tuttavia tali neoplasie devono essere considerate nella diagnostica differenziale sia dei quadri emorragici acuti che delle anemizzazioni croniche.

Gastrointestinal Stromal Tumor (GIST): esperienza personale in un Dipartimento di Emergenza

FAMA', FAUSTO;MURABITO, LETIZIA MARIA;GIOFFRE', Maria
2014-01-01

Abstract

I Tumori Stromali GastroIntestinali (GIST) sono le più frequenti neoplasie mesenchimali del tratto gastro-enterico ed interessano prevalentemente stomaco (60%) ed intestino tenue (20%). La presentazione clinica è spesso aspecifica e correlata con le dimensioni tumorali. Non sono rari gli incidentalomi. La diagnostica strumentale si fonda sull’esame tomografico computerizzato (TC) e su quello endoscopico. Il 40% dei casi possono esitare in urgenze chirurgiche a causa di complicanze quali emorragie digestive o quadri addominali acuti. Riportiamo la descrizione dell’iter clinico-diagnostico di tre pazienti giunti alla nostra osservazione per un corredo sintomatologico caratterizzato da un periodo di astenia associato ad anemizzazione, in due donne di 24 e 77 anni di età (rispettivamente Caso 1 e 2), e da episodi di sanguinamento intestinale in un uomo di 38 anni (Caso 3). All’esame istologico tutte le lesioni asportate erano costituite da fasci di cellule fusiformi misti ad una matrice fibroialina con immunopositività al CD-117 ed al CD-34 e livello di aggressività variabile (Fletcher CD, Hum Pathol 2002). - Caso 1: la prima paziente presentava un livello emoglobinico (Hb) di 7 g/dl associato ad iposideremia ed alla EsofagoGastroDuodenoScopia (EGDS) veniva documentata una massa submucosale in corrispondenza della grande curvatura gastrica, successivamente meglio caratterizzata con TC. Si scelse di intervenire con una wedge resection laparoscopica e la paziente venne dimessa in quarta giornata. L’istologico evidenziò un elevato rischio di aggressività (>10/50HPFs). - Caso 2: nel caso della seconda paziente veniva altresì riscontrata un’anemia sideropenica severa (Hb 6,8 g/dl e l’EGDS metteva in evidenza una lesione submucosale della piccola curvatura dello stomaco. Tale lesione venne ulteriormente tipizzata con ecoendoscopia e prelievi bioptici. Anche in questo caso fu realizzato un intervento laparoscopico con dimissione in nona giornata. L’istologico orientò la diagnosi per un GIST a basso rischio di aggressività (≤5/50HPFs). - Caso 3: il paziente riferiva plurimi episodi di rettorragia e presentava uno stato anemico secondario (Hb 8,9 g/dl). L’EGDS risultò essere negativa e venne integrata da entero-TC che mostrò la presenza di una voluminosa massa digiunale di 22mm di diametro massimo a sviluppo endoluminale. Venne realizzato un trattamento chirurgico open con dimissione in ottava giornata senza complicazioni. L’esame istologico confermò la diagnosi di GIST inquadrandolo come a basso rischio di aggressività (≤5/50HPFs). I GIST rappresentano meno dell’1% di tutte le neoplasie maligne del tratto gastroenterico e spesso sono paucisintomatici. Il sintomo più frequente è rappresentato dal sanguinamento. Tuttavia tali neoplasie devono essere considerate nella diagnostica differenziale sia dei quadri emorragici acuti che delle anemizzazioni croniche.
2014
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