Davanti alla “crisi” che ci attanaglia, l'autore dell'Errore di Platone ci invita ad abbandonare l'illusione che la società possa essere governata con piani razionali, e ci incita ad assecondare gli spontanei comportamenti naturali, dall'istinto migratorio alla riproduzione sessuale. Questa biopolitica naturalistica, che dovrebbe rivolgersi soprattutto a gay e migranti, comporta però la rinuncia a tutto ciò che una ragione “maladattata” ci ha abituato a considerare come inalienabile, dai diritti al dibattito pubblico al consenso razionale. Opportunamente modificata, ritorna così l'idea di una socialità ferina quale unico rimedio ai mali della civiltà. E la “crisi” diventa un'occasione per portare un altro attaco ad una ragione ridotta ad artificio razionalistico.
Il prezzo del silenzio. A proposito dell'errore di Platone
AQUECI, Francesco
2014-01-01
Abstract
Davanti alla “crisi” che ci attanaglia, l'autore dell'Errore di Platone ci invita ad abbandonare l'illusione che la società possa essere governata con piani razionali, e ci incita ad assecondare gli spontanei comportamenti naturali, dall'istinto migratorio alla riproduzione sessuale. Questa biopolitica naturalistica, che dovrebbe rivolgersi soprattutto a gay e migranti, comporta però la rinuncia a tutto ciò che una ragione “maladattata” ci ha abituato a considerare come inalienabile, dai diritti al dibattito pubblico al consenso razionale. Opportunamente modificata, ritorna così l'idea di una socialità ferina quale unico rimedio ai mali della civiltà. E la “crisi” diventa un'occasione per portare un altro attaco ad una ragione ridotta ad artificio razionalistico.Pubblicazioni consigliate
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