Questo libro è una raccolta di articoli che affrontano vari temi, alcuni emergenti dalla contingente recessione, altri da analisi più generali, altri ancora riguardanti i rapidi cambiamenti che caratterizzano la nostra epoca. Scritto a quattro mani, ne emerge una visione composita, ma sapida e appassionata, della società siciliana; al rigore scientifico col quale è trattato ogni argomento, anche quello apparentemente più banale, si accompagna il piacere vitale col quale lo si è scritto. I pezzi scelti erano, e restano, “aperti” al pubblico per il quale sono stati concepiti e al quale sono diretti, alla vivacità degli intelletti che si sentono ancora in gioco, con la forza d’approccio del confronto che non necessariamente veda sfidarsi in campo paladini gloriosi dalle lucenti armature quanto, piuttosto, un vero grande esercito di coerenti esseri raziocinanti. Al lettore viene presentato lo spaccato di un anno di esperienze condensatesi in brevi scritti; l’idea di realizzare questo libro è nata dalla volontà di raccogliere un piccolo patrimonio il cui valore aggiunto sono state le migliaia di letture, condivisioni, voti, commenti. L’interazione, insomma, quella nuova frontiera sulla quale ormai nebuloso s’appanna il confine tra scrittore e lettore del web. Il libro è pertanto dedicato a tutti i lettori, e sono stati tanti nel corso di quest’anno, con i quali, innovativo “dentro” sebbene amasse scrivere con la stilografica (perché il cambiamento non si lega agli strumenti, ma alle modalità con le quali ci si avvantaggia di quanto di buono fornisce la tecnologia pur se il personale patrimonio di saperi -a partire dall’uso elegante della lingua- resta per sempre legato alla cultura della carta), Mario Centorrino intratteneva un dialogo bruscamente interrotto. Commentando con piacere che quanto veniva raccontato e scritto un tempo non trovava, per nessun autore, un riscontro così immediato specie da parte dei più giovani. Non un semplice sfogliar pagine del calendario, dunque, ma il racconto a episodi di una partecipazione intensa che chiama consapevolmente al rispetto delle regole del vivere civile, consegnato alla memoria di ciascuno, che valga a consolidare la percezione di appartenere ad una comunità e di condividerne valori che sono stati profondi e sembrano oggi affievoliti. Se dall’interno di questo libro è necessario che scaturisca un “messaggio”, ebbene, il filo rosso è il tentativo di capire e valorizzare la nostra identità e la nostra cultura, per fare buon uso della pluralità di modi diversi di interpretare la realtà e di guardare al futuro.
Dalle parti della Sicilia. Economia, Politica, Società e la rivoluzione del web
ALIBRANDI, Rosamaria;CENTORRINO, Mario
2014-01-01
Abstract
Questo libro è una raccolta di articoli che affrontano vari temi, alcuni emergenti dalla contingente recessione, altri da analisi più generali, altri ancora riguardanti i rapidi cambiamenti che caratterizzano la nostra epoca. Scritto a quattro mani, ne emerge una visione composita, ma sapida e appassionata, della società siciliana; al rigore scientifico col quale è trattato ogni argomento, anche quello apparentemente più banale, si accompagna il piacere vitale col quale lo si è scritto. I pezzi scelti erano, e restano, “aperti” al pubblico per il quale sono stati concepiti e al quale sono diretti, alla vivacità degli intelletti che si sentono ancora in gioco, con la forza d’approccio del confronto che non necessariamente veda sfidarsi in campo paladini gloriosi dalle lucenti armature quanto, piuttosto, un vero grande esercito di coerenti esseri raziocinanti. Al lettore viene presentato lo spaccato di un anno di esperienze condensatesi in brevi scritti; l’idea di realizzare questo libro è nata dalla volontà di raccogliere un piccolo patrimonio il cui valore aggiunto sono state le migliaia di letture, condivisioni, voti, commenti. L’interazione, insomma, quella nuova frontiera sulla quale ormai nebuloso s’appanna il confine tra scrittore e lettore del web. Il libro è pertanto dedicato a tutti i lettori, e sono stati tanti nel corso di quest’anno, con i quali, innovativo “dentro” sebbene amasse scrivere con la stilografica (perché il cambiamento non si lega agli strumenti, ma alle modalità con le quali ci si avvantaggia di quanto di buono fornisce la tecnologia pur se il personale patrimonio di saperi -a partire dall’uso elegante della lingua- resta per sempre legato alla cultura della carta), Mario Centorrino intratteneva un dialogo bruscamente interrotto. Commentando con piacere che quanto veniva raccontato e scritto un tempo non trovava, per nessun autore, un riscontro così immediato specie da parte dei più giovani. Non un semplice sfogliar pagine del calendario, dunque, ma il racconto a episodi di una partecipazione intensa che chiama consapevolmente al rispetto delle regole del vivere civile, consegnato alla memoria di ciascuno, che valga a consolidare la percezione di appartenere ad una comunità e di condividerne valori che sono stati profondi e sembrano oggi affievoliti. Se dall’interno di questo libro è necessario che scaturisca un “messaggio”, ebbene, il filo rosso è il tentativo di capire e valorizzare la nostra identità e la nostra cultura, per fare buon uso della pluralità di modi diversi di interpretare la realtà e di guardare al futuro.Pubblicazioni consigliate
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