Gli studi empirici, non numerosi, sui problemi incontrati dagli alunni con deficit di attenzione/iperattività (ADHD) o con disturbi dell’apprendimento (DSA) nello svolgimento dei compiti scolastici hanno evidenziato, rispetto ai coetanei senza difficoltà, una maggiore frequenza di evitamento, vissuti emozionali negativi, noia e scarso interesse, ai quali si accompagnano reazioni di controllo e rimprovero da parte dei familiari (Bryan e Nelson, 1994; Roger set al., 2009). La ricerca, con un confronto tra alunni di scuola primaria con ADHD, DSA e senza difficoltà d’apprendimento, indaga le strategie di monitoring dei genitori nello studio a casa (supporto positivo, come stile caloroso, incoraggiamento ecc.; intervento diretto mirato all’esecuzione del compito e interferenza, ad esempio critiche negative), le loro associazioni con il profilo comportamentale del bambino (SDQ, Goodman, 1997) e con i problemi nello svolgimento dei compiti rilevati attraverso una checklist. I risultati evidenziano negli alunni con ADHD o DSA, rispetto al gruppo senza difficoltà, più frequenti comportamenti di evitamento, disagio ma anche ricerca di supporto dall’adulto. Inoltre, in presenza di DSA o di disattenzione/iperattività, è più frequente negli adulti l’intervento diretto sulle attività scolastiche; quest’ultima strategia, tuttavia, correla significativamente con i problemi emozionali e con livelli più bassi di rendimento scolastico degli alunni.

I “compiti a casa” in alunni con ADHD e DSA: il ruolo del monitoring genitoriale

BENEDETTO, Loredana;INGRASSIA, Massimo;COPPOLINO, PAOLA;
2013-01-01

Abstract

Gli studi empirici, non numerosi, sui problemi incontrati dagli alunni con deficit di attenzione/iperattività (ADHD) o con disturbi dell’apprendimento (DSA) nello svolgimento dei compiti scolastici hanno evidenziato, rispetto ai coetanei senza difficoltà, una maggiore frequenza di evitamento, vissuti emozionali negativi, noia e scarso interesse, ai quali si accompagnano reazioni di controllo e rimprovero da parte dei familiari (Bryan e Nelson, 1994; Roger set al., 2009). La ricerca, con un confronto tra alunni di scuola primaria con ADHD, DSA e senza difficoltà d’apprendimento, indaga le strategie di monitoring dei genitori nello studio a casa (supporto positivo, come stile caloroso, incoraggiamento ecc.; intervento diretto mirato all’esecuzione del compito e interferenza, ad esempio critiche negative), le loro associazioni con il profilo comportamentale del bambino (SDQ, Goodman, 1997) e con i problemi nello svolgimento dei compiti rilevati attraverso una checklist. I risultati evidenziano negli alunni con ADHD o DSA, rispetto al gruppo senza difficoltà, più frequenti comportamenti di evitamento, disagio ma anche ricerca di supporto dall’adulto. Inoltre, in presenza di DSA o di disattenzione/iperattività, è più frequente negli adulti l’intervento diretto sulle attività scolastiche; quest’ultima strategia, tuttavia, correla significativamente con i problemi emozionali e con livelli più bassi di rendimento scolastico degli alunni.
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