Attività antibiofilm dell’esopolisaccaride prodotto dal ceppo termofilo Bacillus Licheniformis T14

I biofilm batterici sono densi aggregati di cellule microbiche attaccate ad una superficie ed incluse in una matrice polimerica extracellulare da esse prodotta. Sono stati isolati da ambiente sanitario, industriale e naturale. I microrganismi in grado di produrre biofilm sviluppano spesso meccanismi di resistenza ad antibiotici e al sistema immunitario dell’ospite. Poiché i biofilm batterici sono riscontrati in oltre l’80% delle infezioni microbiche umane, l’interesse verso nuovi composti o nuove strategie in grado di contrastarne la formazione è in continuo aumento. Lo scopo di questo studio è stato quello di valutare un nuovo esopolisaccaride prodotto dal ceppo termofilo Bacillus licheniformis T14 (EPS1-T14) recentemente descritto, isolato da una sorgente idrotermale superficiale dell’isola di Panarea (Isole Eolie), per valutare i suoi effetti inibitori sulla formazione di biofilm prodotto da ceppi a provenienza clinica, multiresistenti di Escherichia coli, Klebsiella pneumoniae, Pseudomonas aeruginosa e Staphylococcus aureus. L’attività antibiofilm dell’EPS1-T14 è stata valutata spettrofotometricamente in “96well-microplates” e mediante microscopia confocale a scansione laser. L’EPS1-T14, un esopolisaccaride ricco in fruttosio e fucosio con un peso molecolare di 1000 KDa, ha mostrato una elevata capacità di inibire la formazione di biofilm dei ceppi testati, senza intralciare l’attività batterica. Il meccanismo d’azione di questo composto sembrerebbe essere indipendente dal Quorum sensing, poichè la sua struttura chimica non è simile a nessuna delle molecole già note implicate in questo meccanismo. Il nuovo EPS1-T14 è un esopolimero solubile in acqua, non citotossico, in grado di prevenire la formazione di biofilm, per cui potrebbe rappresentare, in campo medico, una nuova e promettente strategia terapeutica per combattere le infezioni associate a biofilm.