Presenza di Staphylococcus Aureus sui pulsanti degli ascensori all’interno di una struttura sanitaria.

La contaminazione di superfici ambientali, attrezzature e mani degli Operatori in ambito sanitario è sempre stata correlata alla insorgenza di focolai di infezioni dovute alla presenza di batteri. Le segnalazioni più frequenti e temibili riguardano la presenza di Staphylococcus aureus, tra i Gram positivi, e, tra i Gram negativi, quella di Pseudomonas aeruginosa e Acinetobacter baumannii. Le Infezioni Correlate all'Assistenza Sanitaria (ICAS) rimangono una delle principali cause di morbilità e mortalità dei pazienti. Le ultime evidenze scientifiche stimano che il 20% - 40% delle ICAS sono attribuibili ad una trasmissione degli agenti etiologici dalle mani del personale sanitario, che potenzialmente possono essersi contaminate mediante contatto diretto con il paziente o, indirettamente, toccando superfici ambientali contaminate. Proprio per avvalorare questa ipotesi, è stato avviato uno studio, ancora in itinere, per la ricerca di Staphylococcus aureus su pulsanti e pulsantiere degli ascensori che si trovano nei 12 edifici dell’Azienda Ospedaliera dell’AOU “G. Martino” di Messina. Al momento sono stati esaminati 148 siti: 2 ascensori per ogni edificio, scelti sulla base del maggiore utilizzo da parte dell’utenza (personale sanitario, pazienti, visitatori, studenti). Dei prelievi effettuati (tra pulsanti interni ed esterni, ai vari piani), in 8 è stata rilevata presenza di S. aureus (5.4%). Su ogni ceppo, identificato con il sistema biochimico-enzimatico API STAPH (Biomerieux), è stato eseguito un antibiogramma. Da una preliminare analisi dei dati, inaspettatamente i ceppi isolati non hanno mostrato una spiccata antibioticoresistenza, il che sarà oggetto di riflessione se confermato nel prosieguo dell’indagine.