La “retroattività” delle sentenze di accoglimento sul regime sanzionatorio penale si spinge fino a travolgere il verdetto definitivo di condanna

Il capitolo della “retroattività” delle sentenze di accoglimento della Corte costituzionale viene parzialmente riscritto con la decisione della Corte di Cassazione, sez. un. pen., n. 42858/2014, in cui si statuisce che, quando il giudice delle leggi annulla una norma che ha aggravato il trattamento sanzionatorio penale, gli effetti dell’annullamento retroagiscono fino a travalicare anche i verdetti di condanna passati in giudicato. La delimitazione degli effetti a ritroso delle sentenze caducatorie – che si arrestano, com’è noto, davanti ai rapporti giuridici quesiti – non incontra più un’eccezione, in nome del favor rei, solo nella dichiarazione d’incostituzionalità della legge penale incriminatrice, ma anche nell’annullamento della legge penale sanzionatoria capace di produrre effetti maggiormente afflittivi nel trattamento del reo. La nota commenta tale rilevante novità.