Per circa due secoli la Sicilia aveva avuto il monopolio naturale dell’estrazione dello zolfo, senza tuttavia che una tale attività assumesse mai i connotati di una industria razionale e competitiva. Piuttosto, si andava configurando come una sorta di ‘corsa all’oro’, della quale speculatori da una parte e sfruttati dall’altra erano gli attori protagonisti. L’estrazione si strutturava come industria dal 1808; nel 1834 la Sicilia contava già 196 miniere di zolfo, concentrate nella fascia centrale dell’Isola, con 88 impianti nel territorio di Caltanissetta . Diventavano trecento nel 1860, e impiegavano sedicimila lavoratori. Oggi sono tutte ferme, e a nulla è servito il tradivo intervento dello Stato, nel 1962, con l’istituzione dell’Ente Minerario Siciliano che, con capitale prevalentemente pubblico, sarebbe dovuto servire alla riorganizzazione del settore, favorendo l’ipotizzato collegamento con l’industria chimica . Come scrive Giuseppe Armocida nella Presentazione dell’ultimo libro di Renato Malta, la medicina del lavoro dev’essere attenta alla storia per il necessario confronto non solo con il proprio dottrinario scientifico, ma anche con il mondo del diritto, della politica e dell’economia. Nella sua precedente fatica, l’Autore aveva evidenziato la storia dolente delle malattie da lavoro nelle zolfare siciliane «con importanti contributi, frutto di ricerche su fonti d’archivio ancora inedite o poco note, spiegando le vicende di una medicina che cercava di portare il proprio aiuto nell’organizzazione dei soccorsi per incidenti, nei suggerimenti igienici per gli ambienti e la nutrizione dei lavoratori, per lo sviluppo delle norme sanitarie a tutela delle maestranze, per la sicurezza e gli strumenti di tutela sociale e di previdenza» . Renato Malta, da attento studioso di “cose di Sicilia” aveva dunque ricostruito la storia sanitaria delle zolfare siciliane a partire dal primissimo Ottocento fino all’anno della chiusura dell’attività estrattiva. Il recente volume sulla storia delle parassitosi è uno studio attento del fenomeno delle malattie da lavoro. E se col suo precedente saggio Renato Malta, per tracciarne la storia in chiave medica, aveva esaminato in modo organico gli aspetti medico-sanitari del lavoro svolto nelle zolfare, fornisce ora un ulteriore prezioso contributo relativo alle parassitosi che colpivano gli zolfatari siciliani, a completamento di quella che può, a buon diritto, essere definita una vera e propria storia sanitaria delle miniere di zolfo della Sicilia.

Polvere negli occhi. Patologie da lavoro e mancato sviluppo economico nella realtà siciliana delle zolfare. (Note a margine a Renato Malta, Storia delle parassitosi nelle zolfare di Sicilia, Plumelia, Bagheria 2013)

ALIBRANDI, Rosamaria
2014-01-01

Abstract

Per circa due secoli la Sicilia aveva avuto il monopolio naturale dell’estrazione dello zolfo, senza tuttavia che una tale attività assumesse mai i connotati di una industria razionale e competitiva. Piuttosto, si andava configurando come una sorta di ‘corsa all’oro’, della quale speculatori da una parte e sfruttati dall’altra erano gli attori protagonisti. L’estrazione si strutturava come industria dal 1808; nel 1834 la Sicilia contava già 196 miniere di zolfo, concentrate nella fascia centrale dell’Isola, con 88 impianti nel territorio di Caltanissetta . Diventavano trecento nel 1860, e impiegavano sedicimila lavoratori. Oggi sono tutte ferme, e a nulla è servito il tradivo intervento dello Stato, nel 1962, con l’istituzione dell’Ente Minerario Siciliano che, con capitale prevalentemente pubblico, sarebbe dovuto servire alla riorganizzazione del settore, favorendo l’ipotizzato collegamento con l’industria chimica . Come scrive Giuseppe Armocida nella Presentazione dell’ultimo libro di Renato Malta, la medicina del lavoro dev’essere attenta alla storia per il necessario confronto non solo con il proprio dottrinario scientifico, ma anche con il mondo del diritto, della politica e dell’economia. Nella sua precedente fatica, l’Autore aveva evidenziato la storia dolente delle malattie da lavoro nelle zolfare siciliane «con importanti contributi, frutto di ricerche su fonti d’archivio ancora inedite o poco note, spiegando le vicende di una medicina che cercava di portare il proprio aiuto nell’organizzazione dei soccorsi per incidenti, nei suggerimenti igienici per gli ambienti e la nutrizione dei lavoratori, per lo sviluppo delle norme sanitarie a tutela delle maestranze, per la sicurezza e gli strumenti di tutela sociale e di previdenza» . Renato Malta, da attento studioso di “cose di Sicilia” aveva dunque ricostruito la storia sanitaria delle zolfare siciliane a partire dal primissimo Ottocento fino all’anno della chiusura dell’attività estrattiva. Il recente volume sulla storia delle parassitosi è uno studio attento del fenomeno delle malattie da lavoro. E se col suo precedente saggio Renato Malta, per tracciarne la storia in chiave medica, aveva esaminato in modo organico gli aspetti medico-sanitari del lavoro svolto nelle zolfare, fornisce ora un ulteriore prezioso contributo relativo alle parassitosi che colpivano gli zolfatari siciliani, a completamento di quella che può, a buon diritto, essere definita una vera e propria storia sanitaria delle miniere di zolfo della Sicilia.
2014
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.
Pubblicazioni consigliate

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11570/3070017
 Attenzione

Attenzione! I dati visualizzati non sono stati sottoposti a validazione da parte dell'ateneo

Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact