L’Ufficio Territoriale per la Biodiversità del Corpo Forestale diPotenza ha attivato nel 2010 un programma di monitoraggio nella Riserva Forestale di Protezione di Metaponto per lo studio dell’avifauna migratrice lungo la Costa Jonica Lucana tramite il metodo dell’inanellamento scientifico. Nell’ottobre 2014, durante la sessione di inanellamento, si è sottoposta a valutazione sanitaria, una popolazione di uccelli migratori di passaggio nella Costa Jonica Lucana. In tale periodo molte specie di passeriformi migratori (soprattutto intrapaleartici), in viaggio verso i quartieri di svernamento, attraversano l’area di studio o sostano nelle estese formazioni a macchia mediterranea e nelle residue zone umide retrodunali per ricostituire le riserve di grasso (fattening). I soggetti valutati erano quindi migratori diretti verso l’Africa. Per le catture sono state utilizzati 276 m di rete del tipo mist-net (reti foschia), ciascuna con dimensioni12x2,4m e con maglia da 16 mm, tenute aperte dall’alba al tramonto e controllate ogni ora. Sono stati effettuati tamponi cloacali in 122 soggetti appartenenti all’Ordine dei Passeriformes (Pettirosso Erithacus rubecula, Merlo Turdus merula, Tordo bottaccio T. phylomelos, Capinera Sylvia atricapilla, Luì Piccolo Phylloscopus collybita, Fiorrancino Regulus ignicapillus, Fringuello Fringilla coelebs, Migliarino di palude Emberiza schoeniclus) e dei Piciformes (Torcicollo Jynx torquilla). Tutti i campioni sono stati sottoposti ad esame batteriologico per la ricerca di enterobatteri secondo metodiche standard. Gli Enterobatteri isolati sono stati sottoposti a test della sensibilità (agar disk diffusion test) nei confronti di 18 molecole appartenenti a differenti classi di antibiotici. Sono stati isolati 122 ceppi appartenenti a 18 differenti specie della famiglia Enterobacteriaceae. Le specie più comunemente isolate sono state Enterobacter cloacae e Providencia rettgeri (21 ceppi, 17,2%). Sono state identificate anche specie potenzialmente patogene tra cui Klebsiella pneumoniae, Serratia m. e Pseudomonas spp.. Sono state registrate numerose resistenze agli antibiotici testati, 24 ceppi hanno presentato resistenza a più del 50% delle molecole. Le resistenze maggiori sono state riscontrate nei confronti di: Amoxicillina (79; 64,8%), Ampicillina (77; 63,1%), Rifampicina (75; 61,5%) e Amoxicillina-acido clavulanico (66; 54,1%). Da segnalare la preoccupante presenza di 31 ceppi (25,4%) resistenti all’Imipenem e 8 (6,6%) al Meropenem, antibiotici appartenenti alla classe dei carbapenemi destinati solo alla pratica clinica umana nel trattamento di infezioni gravi sostenute da batteri multiresistenti. I nostri risultati hanno confermato che gli uccelli migratori giocano un ruolo importante nell’ecologia e la circolazione di potenziali patogeni zoonotici e del fenomeno dell’antibioticoresistenza e possono quindi essere considerati come specie sentinella e utilizzati come indicatori della sanità ambientale. Alla luce di tali risultati, è auspicabile l’integrazione regolamentata di reti di epidemiosorveglianza alle campagne di inanellamento.

Studio della presenza di batteri antibioticoresistenti in uccelli migratori transitanti nel territorio del Metaponto

FOTI, Maria;FISICHELLA, Vittorio;LO PICCOLO, FRANCESCO
2015-01-01

Abstract

L’Ufficio Territoriale per la Biodiversità del Corpo Forestale diPotenza ha attivato nel 2010 un programma di monitoraggio nella Riserva Forestale di Protezione di Metaponto per lo studio dell’avifauna migratrice lungo la Costa Jonica Lucana tramite il metodo dell’inanellamento scientifico. Nell’ottobre 2014, durante la sessione di inanellamento, si è sottoposta a valutazione sanitaria, una popolazione di uccelli migratori di passaggio nella Costa Jonica Lucana. In tale periodo molte specie di passeriformi migratori (soprattutto intrapaleartici), in viaggio verso i quartieri di svernamento, attraversano l’area di studio o sostano nelle estese formazioni a macchia mediterranea e nelle residue zone umide retrodunali per ricostituire le riserve di grasso (fattening). I soggetti valutati erano quindi migratori diretti verso l’Africa. Per le catture sono state utilizzati 276 m di rete del tipo mist-net (reti foschia), ciascuna con dimensioni12x2,4m e con maglia da 16 mm, tenute aperte dall’alba al tramonto e controllate ogni ora. Sono stati effettuati tamponi cloacali in 122 soggetti appartenenti all’Ordine dei Passeriformes (Pettirosso Erithacus rubecula, Merlo Turdus merula, Tordo bottaccio T. phylomelos, Capinera Sylvia atricapilla, Luì Piccolo Phylloscopus collybita, Fiorrancino Regulus ignicapillus, Fringuello Fringilla coelebs, Migliarino di palude Emberiza schoeniclus) e dei Piciformes (Torcicollo Jynx torquilla). Tutti i campioni sono stati sottoposti ad esame batteriologico per la ricerca di enterobatteri secondo metodiche standard. Gli Enterobatteri isolati sono stati sottoposti a test della sensibilità (agar disk diffusion test) nei confronti di 18 molecole appartenenti a differenti classi di antibiotici. Sono stati isolati 122 ceppi appartenenti a 18 differenti specie della famiglia Enterobacteriaceae. Le specie più comunemente isolate sono state Enterobacter cloacae e Providencia rettgeri (21 ceppi, 17,2%). Sono state identificate anche specie potenzialmente patogene tra cui Klebsiella pneumoniae, Serratia m. e Pseudomonas spp.. Sono state registrate numerose resistenze agli antibiotici testati, 24 ceppi hanno presentato resistenza a più del 50% delle molecole. Le resistenze maggiori sono state riscontrate nei confronti di: Amoxicillina (79; 64,8%), Ampicillina (77; 63,1%), Rifampicina (75; 61,5%) e Amoxicillina-acido clavulanico (66; 54,1%). Da segnalare la preoccupante presenza di 31 ceppi (25,4%) resistenti all’Imipenem e 8 (6,6%) al Meropenem, antibiotici appartenenti alla classe dei carbapenemi destinati solo alla pratica clinica umana nel trattamento di infezioni gravi sostenute da batteri multiresistenti. I nostri risultati hanno confermato che gli uccelli migratori giocano un ruolo importante nell’ecologia e la circolazione di potenziali patogeni zoonotici e del fenomeno dell’antibioticoresistenza e possono quindi essere considerati come specie sentinella e utilizzati come indicatori della sanità ambientale. Alla luce di tali risultati, è auspicabile l’integrazione regolamentata di reti di epidemiosorveglianza alle campagne di inanellamento.
2015
978-88-85312-63-0
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