Certamente eretica è stata la decisione postunitaria di far soccombere le vestigia della Real Cittadella a un malinteso concetto di modernità: abbatterne porzioni integre per costruirvi infrastrutture portuali e ferroviarie. Ancora più controversa fu, all’indomani del terremoto, la volontà di continuare a fare piazza pulita, ratificata dalla redazione di un piano regolatore del porto che classificava la zona come industriale. Del 1972 è l’ultima decisione eretica assunta dal Comune di Messina di realizzare sulla Real Cittadella un inceneritore per rifiuti solidi urbani. Paradossalmente, queste vicende non hanno azzerato lo spirito del luogo, che resiste a dispetto di espoliazioni e furti, bombardamenti e incuria. Lo studio avviato intende raccontare quali provvedimenti sono stati compiuti e in nome di quali valutazioni (anti)culturali, ma anche cosa si sta facendo per risolvere l’incongruente rapporto tra la Real Cittadella e l’inceneritore che, negli anni di funzionamento, ha contaminato le matrici ambientali; vuole inoltre indagare su quanto può realisticamente essere accolto in quell’area: quale proposta, compatibile con un livello di bonifica economicamente sostenibile e una salubrità ambientale congruente con la fruizione collettiva, possa ragionevolmente ritenersi ortodossa.

Un inceneritore sui resti della real cittadella a messina: eresia vs ortodossia

Fiandaca, Ornella
Primo
Conceptualization
;
Lo Surdo, Flavia
Ultimo
Investigation
2016-01-01

Abstract

Certamente eretica è stata la decisione postunitaria di far soccombere le vestigia della Real Cittadella a un malinteso concetto di modernità: abbatterne porzioni integre per costruirvi infrastrutture portuali e ferroviarie. Ancora più controversa fu, all’indomani del terremoto, la volontà di continuare a fare piazza pulita, ratificata dalla redazione di un piano regolatore del porto che classificava la zona come industriale. Del 1972 è l’ultima decisione eretica assunta dal Comune di Messina di realizzare sulla Real Cittadella un inceneritore per rifiuti solidi urbani. Paradossalmente, queste vicende non hanno azzerato lo spirito del luogo, che resiste a dispetto di espoliazioni e furti, bombardamenti e incuria. Lo studio avviato intende raccontare quali provvedimenti sono stati compiuti e in nome di quali valutazioni (anti)culturali, ma anche cosa si sta facendo per risolvere l’incongruente rapporto tra la Real Cittadella e l’inceneritore che, negli anni di funzionamento, ha contaminato le matrici ambientali; vuole inoltre indagare su quanto può realisticamente essere accolto in quell’area: quale proposta, compatibile con un livello di bonifica economicamente sostenibile e una salubrità ambientale congruente con la fruizione collettiva, possa ragionevolmente ritenersi ortodossa.
2016
978-88-492-3311-7
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