Danilo Dolci realizza a Trappeto, un piccolo paese della Sicilia occidentale, un progetto di educazione dal basso, rimasto ancora oggi un esempio per progetti e ricerche sull'emancipazione socio-culturale dei più umili, delle persone "senza voce". Il volume ripercorre l'opera di Dolci, la sperimentazione del metodo maieutico, in cui ogni persona impara a farsi educatore attraverso la riflessione, la narrazione, la scrittura. La valorizzazione dell'originale interpretazione dei temi della partecipazione, dell'ascolto e del dialogo formano la trama del testo. Danilo Dolci, infatti, si occupa di educazione in tutte le età della vita con un'attenzione particolare alle storie di vita, ai saperi di tutti, soprattutto delle persone destinate altrimenti al silenzio, dimenticate e non ascoltate. L'esperienza di Dolci in terra siciliana ci restituisce una metodologia teorico-pratica che ancora presente attraverso progetti e ricerche sulle tematiche della partecipazione, dell'emancipazione e della nonviolenza. Il testo ci consente di non dimenticare e di ri-leggere la figura di Danilo Dolci, un riferimento culturale fondamentale del '900 e che ancora ci interroga e ci restituisce sguardi importanti sull'educazione sociale e di comunità.
Danilo Dolci tra maieutica ed emancipazione. Memoria a più voci
BENELLI, Caterina
2015-01-01
Abstract
Danilo Dolci realizza a Trappeto, un piccolo paese della Sicilia occidentale, un progetto di educazione dal basso, rimasto ancora oggi un esempio per progetti e ricerche sull'emancipazione socio-culturale dei più umili, delle persone "senza voce". Il volume ripercorre l'opera di Dolci, la sperimentazione del metodo maieutico, in cui ogni persona impara a farsi educatore attraverso la riflessione, la narrazione, la scrittura. La valorizzazione dell'originale interpretazione dei temi della partecipazione, dell'ascolto e del dialogo formano la trama del testo. Danilo Dolci, infatti, si occupa di educazione in tutte le età della vita con un'attenzione particolare alle storie di vita, ai saperi di tutti, soprattutto delle persone destinate altrimenti al silenzio, dimenticate e non ascoltate. L'esperienza di Dolci in terra siciliana ci restituisce una metodologia teorico-pratica che ancora presente attraverso progetti e ricerche sulle tematiche della partecipazione, dell'emancipazione e della nonviolenza. Il testo ci consente di non dimenticare e di ri-leggere la figura di Danilo Dolci, un riferimento culturale fondamentale del '900 e che ancora ci interroga e ci restituisce sguardi importanti sull'educazione sociale e di comunità.File | Dimensione | Formato | |
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