L'articolo cerca di definire cosa rappresentava esattamente la deformità fisica per un uomo del XIII o del XIV secolo e che sentimenti ispirava. Per l'uomo del Medioevo, quella della deformità era una categoria formale (de-formis) mentre noi preferiamo utilizzare categorie funzionali (handicap, disabilità), e si tratta di un mutamento di parametri denso di significato. La deformitas è spesso correlata al male, ma non necessariamente e può addirittura essere un contrassegno del divino. Il contributo termina con l'analisi di un tipo particolare di deformitas, il nanismo, e più spericificamente con una nuova ipotesi circa il nano Turold che compare nella Tapisserie de Bayeux.
Variabili difformità: polisemia della deformità e del nanismo nella cultura del Medioevo, dall’arazzo di Bayeux al romanzo cortese
DONA', Carlo
2015-01-01
Abstract
L'articolo cerca di definire cosa rappresentava esattamente la deformità fisica per un uomo del XIII o del XIV secolo e che sentimenti ispirava. Per l'uomo del Medioevo, quella della deformità era una categoria formale (de-formis) mentre noi preferiamo utilizzare categorie funzionali (handicap, disabilità), e si tratta di un mutamento di parametri denso di significato. La deformitas è spesso correlata al male, ma non necessariamente e può addirittura essere un contrassegno del divino. Il contributo termina con l'analisi di un tipo particolare di deformitas, il nanismo, e più spericificamente con una nuova ipotesi circa il nano Turold che compare nella Tapisserie de Bayeux.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
2015 DONA' Variabili difformità.pdf
solo gestori archivio
Tipologia:
Versione Editoriale (PDF)
Licenza:
Tutti i diritti riservati (All rights reserved)
Dimensione
1.05 MB
Formato
Adobe PDF
|
1.05 MB | Adobe PDF | Visualizza/Apri Richiedi una copia |
Pubblicazioni consigliate
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.