I terremoti che hanno colpito l’Italia negli ultimi dieci anni hanno evidenziato la gravità del problema delle macerie, caratterizzate da una varietà e variabilità di composizione che rende complesse le operazioni di smaltimento. Inoltre la precaria sicurezza delle zone interessate, dove è impossibile prevedere l’andamento e l’entità delle scosse dello sciame sismico, ostacola la rimozione. A ciò si aggiunge l’alta probabilità che vi siano superstiti e corpi sepolti, per cui è indispensabile procedere con eccezionali cautele. Ulteriori difficoltà derivano dalla velocità con cui vengono a prodursi enormi quantitativi di rifiuti e, anche quando si dovesse riuscire a rimuoverli tempestivamente, resta il grave problema dello smaltimento in discariche, dell’individuazione di aree di stoccaggio temporanee, della selezione/separazione dei materiali. Le normative più recenti, nate in particolare dopo il terremoto dell’Aquila del 2009, mostrano, finalmente, una certa sensibilità verso queste problematiche: nel testo si riportano riferimenti legislativi e brevi stralci di articoli particolarmente importanti o innovativi. Analogamente, sembrano aver preso un iter più veloce le procedure di stanziamento dei fondi necessari, dalla cui previsione di lunga durata negli anni a venire si evincono i tempi lentissimi per il ritorno alla normalità nella zone colpite. Purtroppo non sembrano vicinissime nel tempo soluzioni radicali, anche per la insufficiente chiarezza in merito alle competenze e responsabilità dei vari organi pubblici coinvolti nell’iter, determinando così lentezze e complicazioni paragonabili alla gravità degli eventi.

Rimuovere. Riciclare. Ricostruire. Il difficile destino delle macerie da sisma

LIONE, Raffaella;MINUTOLI, FABIO
2017-01-01

Abstract

I terremoti che hanno colpito l’Italia negli ultimi dieci anni hanno evidenziato la gravità del problema delle macerie, caratterizzate da una varietà e variabilità di composizione che rende complesse le operazioni di smaltimento. Inoltre la precaria sicurezza delle zone interessate, dove è impossibile prevedere l’andamento e l’entità delle scosse dello sciame sismico, ostacola la rimozione. A ciò si aggiunge l’alta probabilità che vi siano superstiti e corpi sepolti, per cui è indispensabile procedere con eccezionali cautele. Ulteriori difficoltà derivano dalla velocità con cui vengono a prodursi enormi quantitativi di rifiuti e, anche quando si dovesse riuscire a rimuoverli tempestivamente, resta il grave problema dello smaltimento in discariche, dell’individuazione di aree di stoccaggio temporanee, della selezione/separazione dei materiali. Le normative più recenti, nate in particolare dopo il terremoto dell’Aquila del 2009, mostrano, finalmente, una certa sensibilità verso queste problematiche: nel testo si riportano riferimenti legislativi e brevi stralci di articoli particolarmente importanti o innovativi. Analogamente, sembrano aver preso un iter più veloce le procedure di stanziamento dei fondi necessari, dalla cui previsione di lunga durata negli anni a venire si evincono i tempi lentissimi per il ritorno alla normalità nella zone colpite. Purtroppo non sembrano vicinissime nel tempo soluzioni radicali, anche per la insufficiente chiarezza in merito alle competenze e responsabilità dei vari organi pubblici coinvolti nell’iter, determinando così lentezze e complicazioni paragonabili alla gravità degli eventi.
2017
9788857907154
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