Il volume si propone di investigare le connessioni esistenti tra la legislazione imperiale ed il pensiero cristiano nel Tardoantico, in uno dei settori specialmente coinvolti dall’intreccio ‘normativo’ gradualmente venutosi a creare in seguito al c.d. ‘Editto di Milano’, ovverosia la regolamentazione delle nuptiae. Di questo istituto, precisamente, si è preso in esame un profilo tra i meno indagati, quello dei divieti matrimoniali dipendenti dalla disparitas cultus dei coniugi; un aspetto, questo, che, nonostante le molteplici ricerche sin qui dedicate al matrimonio tardoantico, è rimasto un po’ nell’ombra, soprattutto al cospetto di altre questioni maggiormente studiate. La domanda alla quale l’indagine cerca di fornire una risposta è se, limitatamente alla fattispecie de qua, possa essere percorribile una terza via – mediana (se vogliamo) tra le due sinora sostanzialmente intraprese in dottrina, in ordine al problema della ricezione dei princìpi cristiani nelle maglie della legislazione, cioè del ‘tutto o niente’ cristiano – che tenga adeguatamente conto delle specificità del fenomeno religioso durante la Spätantike.
"Non licet tibi alienigenam accipere". Studio sulla disparitas cultus tra i coniugi nella riflessione cristiana e nella legislazione tardoantica
CUSMA' PICCIONE, Alessandro
2017-01-01
Abstract
Il volume si propone di investigare le connessioni esistenti tra la legislazione imperiale ed il pensiero cristiano nel Tardoantico, in uno dei settori specialmente coinvolti dall’intreccio ‘normativo’ gradualmente venutosi a creare in seguito al c.d. ‘Editto di Milano’, ovverosia la regolamentazione delle nuptiae. Di questo istituto, precisamente, si è preso in esame un profilo tra i meno indagati, quello dei divieti matrimoniali dipendenti dalla disparitas cultus dei coniugi; un aspetto, questo, che, nonostante le molteplici ricerche sin qui dedicate al matrimonio tardoantico, è rimasto un po’ nell’ombra, soprattutto al cospetto di altre questioni maggiormente studiate. La domanda alla quale l’indagine cerca di fornire una risposta è se, limitatamente alla fattispecie de qua, possa essere percorribile una terza via – mediana (se vogliamo) tra le due sinora sostanzialmente intraprese in dottrina, in ordine al problema della ricezione dei princìpi cristiani nelle maglie della legislazione, cioè del ‘tutto o niente’ cristiano – che tenga adeguatamente conto delle specificità del fenomeno religioso durante la Spätantike.File | Dimensione | Formato | |
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