All’indomani della conclusione del secondo conflitto mondiale, l’Europa si ritrovò in condizioni drammatiche, condizioni nelle quali era evidente lo sfibramento del tessuto produttivo infrastrutturale, di quello sociale e anche di quello imprenditoriale incapace di opporre un’adeguate capacità di reazione al disastro e alle conseguenze dell’epilogo della guerra. In questo quadro e su scala europea, si concretizzò la decisione del governo Americano di supportare il processo di ricostruzione industriale e il rilancio delle condizioni economico- occupazionali e sociali dei paesi devastati dalla guerra. Prese corpo e così si realizzò anche in Sicilia, il sistema degli aiuti per la ricostruzione e il rilancio economico e produttivo, Il piano Marshall. Il meccanismo del piano Marshall, nei suoi fondamentali abbastanza semplice, trovò nell’operatività bancaria e in Sicilia nel radicamento territoriale del Banco di Sicilia, un’efficace supporto per la sua realizzazione. L’azienda bancaria che conosceva i processi istruttori per la concessione di muti e di fidi, nel caso del funzionamento del Piano dovette reagire con una “innovazione di processo” formalizzando un modello istruttorio che tenesse in considerazione elementi industriali e prospettici tipici dell’attività d‘investimento. L’analisi della pratica bancaria del tempo, in chiave economico aziendale, offre la dimensione del processo d’innovazione dall’azienda bancaria ma anche la qualità dell’innovazione facendo emergere gli aspetti di matrice immateriale che si andarono a valorizzare per rispondere alle nuove esigenze operative.
Il ruolo delle Aziende Bancarie nell’attuazione del piano Marshall in Sicilia. Una prospettiva d’interpretazione Economico Aziendale dei modelli metodologici e delle procedure di gestione
BARRESI, GustavoCo-primo
;
2016-01-01
Abstract
All’indomani della conclusione del secondo conflitto mondiale, l’Europa si ritrovò in condizioni drammatiche, condizioni nelle quali era evidente lo sfibramento del tessuto produttivo infrastrutturale, di quello sociale e anche di quello imprenditoriale incapace di opporre un’adeguate capacità di reazione al disastro e alle conseguenze dell’epilogo della guerra. In questo quadro e su scala europea, si concretizzò la decisione del governo Americano di supportare il processo di ricostruzione industriale e il rilancio delle condizioni economico- occupazionali e sociali dei paesi devastati dalla guerra. Prese corpo e così si realizzò anche in Sicilia, il sistema degli aiuti per la ricostruzione e il rilancio economico e produttivo, Il piano Marshall. Il meccanismo del piano Marshall, nei suoi fondamentali abbastanza semplice, trovò nell’operatività bancaria e in Sicilia nel radicamento territoriale del Banco di Sicilia, un’efficace supporto per la sua realizzazione. L’azienda bancaria che conosceva i processi istruttori per la concessione di muti e di fidi, nel caso del funzionamento del Piano dovette reagire con una “innovazione di processo” formalizzando un modello istruttorio che tenesse in considerazione elementi industriali e prospettici tipici dell’attività d‘investimento. L’analisi della pratica bancaria del tempo, in chiave economico aziendale, offre la dimensione del processo d’innovazione dall’azienda bancaria ma anche la qualità dell’innovazione facendo emergere gli aspetti di matrice immateriale che si andarono a valorizzare per rispondere alle nuove esigenze operative.File | Dimensione | Formato | |
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