Lo scritto fa oggetto di esame il progetto di riforma costituzionale, licenziato dalle Camere nell’aprile del 2016. In via preliminare, si propongono talune considerazioni di carattere generale sul tema della revisione costituzionale, per poi riflettere sul ruolo della dottrina al riguardo. Scendendo nel merito, si appunta l’attenzione sulla riforma del bicameralismo, convertito da perfetto in imperfetto; si riflette quindi sul nuovo ruolo che, sul piano teorico e su quello pratico, il Senato sarebbe chiamato a svolgere qualora la revisione andasse a buon fine. A quest’ultimo proposito, ci si sofferma in particolare sull’attività di indirizzo politico (che il Senato potrebbe finire per influenzare pur non essendone titolare) e sulla funzione legislativa. Si riflette poi sulle conseguenze della riforma nel nostro sistema costituzionale e sui fattori che potrebbero orientare il voto dei cittadini in occasione della prova referendaria. Infine, si svolgono alcuni rilievi critici in merito alla strumentalizzazione politica di cui è stata fatta oggetto la riforma e si auspica che in futuro i giuristi possano svolgere un ruolo maggiormente significativo nel procedimento di revisione costituzionale.
Riflessioni sulla riforma “Renzi-Boschi”, con specifico riguardo al nuovo Senato
RANDAZZO, ALBERTO
2016-01-01
Abstract
Lo scritto fa oggetto di esame il progetto di riforma costituzionale, licenziato dalle Camere nell’aprile del 2016. In via preliminare, si propongono talune considerazioni di carattere generale sul tema della revisione costituzionale, per poi riflettere sul ruolo della dottrina al riguardo. Scendendo nel merito, si appunta l’attenzione sulla riforma del bicameralismo, convertito da perfetto in imperfetto; si riflette quindi sul nuovo ruolo che, sul piano teorico e su quello pratico, il Senato sarebbe chiamato a svolgere qualora la revisione andasse a buon fine. A quest’ultimo proposito, ci si sofferma in particolare sull’attività di indirizzo politico (che il Senato potrebbe finire per influenzare pur non essendone titolare) e sulla funzione legislativa. Si riflette poi sulle conseguenze della riforma nel nostro sistema costituzionale e sui fattori che potrebbero orientare il voto dei cittadini in occasione della prova referendaria. Infine, si svolgono alcuni rilievi critici in merito alla strumentalizzazione politica di cui è stata fatta oggetto la riforma e si auspica che in futuro i giuristi possano svolgere un ruolo maggiormente significativo nel procedimento di revisione costituzionale.File | Dimensione | Formato | |
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