In questo studio, la stimolazione magnetica transcranica navigata (nTMS) è stata utilizzata per la prima volta per studiare attraverso mapping preoparatorio di pazienti affetti da tumori delle aree eloquenti per il linguaggio le aree corticali specifiche per la denominazione di oggetti-viventi e oggetti-non viventi. L’ipotesi di ricerca è che le aree frontali e motorie siano maggiormente coinvolte nella denominazione di oggetti-viventi, in quanto, la modalità di apprendimento e riconoscimento è prevalentemente motoria (teoria sensori-funzionale) (Warrington and Shallice, 1984) e che le aree posterolaterali della corteccia temporoparietale dell’emisfero sinistro siano maggiormente coinvolte nella denominazione di oggetti-non viventi, come già dimostrato precedentemente (Giussani et al., 2011), aspettandoci dunque una dissociazione tra aree corticali anteriori e motorie e quelle posteriori e temporali. Per testare questa ipotesi sono stati sottosposti a mapping preoperatorio delle aree corticali dell’emisfero sinistro 38 pazienti affetti da tumore cerebrale ricoverati presso la Clinica Neurochirurgica del Policlinico di Messina. Inoltre, i risultati del mapping sono stati utilizzati intraoperatoriamente per ottimizzare la resezione chirurgica e prevenire l’insorgenza di deficit linguistici post-operatori; per tale ragione è stato anche eseguito un assessment neuropsicologico pre e post-operatorio. In linea con i più recenti dati di letteratura scientifica, i risultati confermano l’ipotesi di ricerca e suggeriscono una segregazione funzionale delle aree corticali nell’elaborazione degli aspetti semantici relativi a diverse entità concrete. Nello specifico, rispetto alle categorie di oggetti-viventi e oggetti-non viventi, prese in considerazione in questo studio, le aree frontali e soprattutto motorie sembrerebbero essere maggiormente coinvolte nell’elaborazione di aspetti semantici degli oggetti-viventi, per contro, le aree temporali posteriori e parietali inferiori sembrerebbero essere maggiormente coinvolte nell’elaborazione di aspetti semantici degli oggetti-non viventi. Per la prima volta lo studio di aspetti semantici del linguaggio è stato condotto tramite nTMS ripetitiva coinvolgendo pazienti affetti da tumore cerebrale. Ciò suggerisce che la nTMS in ambito neurochirurgico oltre che per obiettivi clinici può essere utilizzata per obiettivi conoscitivi nell’ambito delle neuroscienze cognitive. I risultati di questo studio rappresentano un punto di partenza per lo studio delle funzioni linguistiche e cognitive in pazienti neurochirurgici tramite nTMS, molti altri studi saranno necessari in futuro.
Correlati corticali per la denominazione di oggetti-viventi e oggetti-non viventi: studio clinico delle funzioni linguistiche tramite Stimolazione Magnetica Transcranica navigata (nTMS) in pazienti affetti da tumore cerebrale in aree eloquenti.
SINDORIO, CARMELA
2017-12-19
Abstract
In questo studio, la stimolazione magnetica transcranica navigata (nTMS) è stata utilizzata per la prima volta per studiare attraverso mapping preoparatorio di pazienti affetti da tumori delle aree eloquenti per il linguaggio le aree corticali specifiche per la denominazione di oggetti-viventi e oggetti-non viventi. L’ipotesi di ricerca è che le aree frontali e motorie siano maggiormente coinvolte nella denominazione di oggetti-viventi, in quanto, la modalità di apprendimento e riconoscimento è prevalentemente motoria (teoria sensori-funzionale) (Warrington and Shallice, 1984) e che le aree posterolaterali della corteccia temporoparietale dell’emisfero sinistro siano maggiormente coinvolte nella denominazione di oggetti-non viventi, come già dimostrato precedentemente (Giussani et al., 2011), aspettandoci dunque una dissociazione tra aree corticali anteriori e motorie e quelle posteriori e temporali. Per testare questa ipotesi sono stati sottosposti a mapping preoperatorio delle aree corticali dell’emisfero sinistro 38 pazienti affetti da tumore cerebrale ricoverati presso la Clinica Neurochirurgica del Policlinico di Messina. Inoltre, i risultati del mapping sono stati utilizzati intraoperatoriamente per ottimizzare la resezione chirurgica e prevenire l’insorgenza di deficit linguistici post-operatori; per tale ragione è stato anche eseguito un assessment neuropsicologico pre e post-operatorio. In linea con i più recenti dati di letteratura scientifica, i risultati confermano l’ipotesi di ricerca e suggeriscono una segregazione funzionale delle aree corticali nell’elaborazione degli aspetti semantici relativi a diverse entità concrete. Nello specifico, rispetto alle categorie di oggetti-viventi e oggetti-non viventi, prese in considerazione in questo studio, le aree frontali e soprattutto motorie sembrerebbero essere maggiormente coinvolte nell’elaborazione di aspetti semantici degli oggetti-viventi, per contro, le aree temporali posteriori e parietali inferiori sembrerebbero essere maggiormente coinvolte nell’elaborazione di aspetti semantici degli oggetti-non viventi. Per la prima volta lo studio di aspetti semantici del linguaggio è stato condotto tramite nTMS ripetitiva coinvolgendo pazienti affetti da tumore cerebrale. Ciò suggerisce che la nTMS in ambito neurochirurgico oltre che per obiettivi clinici può essere utilizzata per obiettivi conoscitivi nell’ambito delle neuroscienze cognitive. I risultati di questo studio rappresentano un punto di partenza per lo studio delle funzioni linguistiche e cognitive in pazienti neurochirurgici tramite nTMS, molti altri studi saranno necessari in futuro.File | Dimensione | Formato | |
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Descrizione: TESI DI DOTTORATO COMPOSTA DA TRE CAPITOLI, I PRIMI DUE DI INTRODUZIONE TEORICA, IL TERZO PRESENTA LA METODOLOGIA ED I RISULTATI DELLA RICERCA.
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