Tradizione e innovazione nell'architettura domestica siciliana tra III e inizi del II secolo a.C.

La recente pubblicazione di significativi complessi residenziali siciliani di epoca ellenistica, quali Solunto, Selinunte, Eraclea Minoa e Finziade, consente di meglio analizzare le peculiarità dell’architettura residenziale isolana nel periodo che va dal III agli inizi del II secolo a.C. Le case di ine IV e pieno III secolo seguono i modelli della tradizionale casa greca della tarda età classica: strutture quadrangolari inserite in isolati di abitazione regolari, suddivisi longitudinalmente da ambitus per il delusso delle acque relue, dotate di cortile centrale scoperto, più o meno ampio, circondato su almeno tre lati da vani. La casa ellenistica privilegia l’aspetto residenziale, relegando le attività lavorative ad apposite strutture esterne. Il cortile, di minori dimensioni, occupa ora una posizione centrale, circondato da vani su tutti e quattro i lati, e si va meglio definendo la differenziazione degli ambienti, anche grazie all’utilizzo sempre più diffuso di sistemi decorativi di maggior pregio.