ll 27 aprile 1578 il poeta siciliano Antonio Veneziano (1543-1593) fu rapito in mare al largo di Capri dai pirati e portato ad Algeri, dove restò per almeno diciassette mesi. Qui strinse amicizia con un altro prigioniero, Cervantes, che il 6 novembre 1579 gli inviò una lettera e dodici ottave, a cui Veneziano rispose con un sonetto in italiano. Questi testi, già pubblicati da S. Arceri (1859), E. Mele (1913) e, criticamente, da M. C. Ruta (1986), sono stati nuovamente editi da me all’interno dell’edizione critica di Veneziano a cura di G. M. Rinaldi (Libro delle rime siciliane, Palermo, Centro di studi filologici e linguistici siciliani, 2012), basata sul manoscritto autografo del poeta. Cervantes elogia La Celia di Veneziano, raccolta in lingua siciliana di ispirazione petrarchista, e gli augura la liberazione e il pronto ritorno alla sua terra e alla sua donna amata. Nell'articolo si contestualizza questo insolito episodio di corrispondenza poetica tra il grande scrittore spagnolo e un autore italiano di cui solo ora si comincia a comprendere l’importanza. Si indicano inoltre alcuni riscontri testuali in opere successive di Cervantes. On 27 April 1578, the Sicilian poet Antonio Veneziano (1543-1593) was kidnapped at sea off Capri by pirates and taken to Algiers, where he remained for at least seventeen months. Here he befriended another prisoner, Cervantes, who sent him a letter and twelve octaves on 6 November 1579, to which Veneziano replied with a sonnet in Italian. These texts, already published by S. Arceri (1859), E. Mele (1913) and, in a critical edition, by M. C. Ruta (1986), have been re-edited by me within the critical edition of Veneziano, edited by G. M. Rinaldi (Libro delle rime siciliane, Palermo, Centro di studi filologici e linguistici siciliani, 2012), based on the poet's autograph manuscript. Cervantes praises Veneziano's La Celia, a collection in Sicilian language of Petrarchist inspiration, and wishes him liberation and a prompt return to his homeland and his beloved woman. The article contextualises this unusual episode of poetic correspondence between the great Spanish writer and an Italian author whose importance is only now beginning to be understood. It also indicates some textual references in Cervantes' later works.

Argel 1579: carteo Cervantes-Veneziano

donatella siviero
2016-01-01

Abstract

ll 27 aprile 1578 il poeta siciliano Antonio Veneziano (1543-1593) fu rapito in mare al largo di Capri dai pirati e portato ad Algeri, dove restò per almeno diciassette mesi. Qui strinse amicizia con un altro prigioniero, Cervantes, che il 6 novembre 1579 gli inviò una lettera e dodici ottave, a cui Veneziano rispose con un sonetto in italiano. Questi testi, già pubblicati da S. Arceri (1859), E. Mele (1913) e, criticamente, da M. C. Ruta (1986), sono stati nuovamente editi da me all’interno dell’edizione critica di Veneziano a cura di G. M. Rinaldi (Libro delle rime siciliane, Palermo, Centro di studi filologici e linguistici siciliani, 2012), basata sul manoscritto autografo del poeta. Cervantes elogia La Celia di Veneziano, raccolta in lingua siciliana di ispirazione petrarchista, e gli augura la liberazione e il pronto ritorno alla sua terra e alla sua donna amata. Nell'articolo si contestualizza questo insolito episodio di corrispondenza poetica tra il grande scrittore spagnolo e un autore italiano di cui solo ora si comincia a comprendere l’importanza. Si indicano inoltre alcuni riscontri testuali in opere successive di Cervantes. On 27 April 1578, the Sicilian poet Antonio Veneziano (1543-1593) was kidnapped at sea off Capri by pirates and taken to Algiers, where he remained for at least seventeen months. Here he befriended another prisoner, Cervantes, who sent him a letter and twelve octaves on 6 November 1579, to which Veneziano replied with a sonnet in Italian. These texts, already published by S. Arceri (1859), E. Mele (1913) and, in a critical edition, by M. C. Ruta (1986), have been re-edited by me within the critical edition of Veneziano, edited by G. M. Rinaldi (Libro delle rime siciliane, Palermo, Centro di studi filologici e linguistici siciliani, 2012), based on the poet's autograph manuscript. Cervantes praises Veneziano's La Celia, a collection in Sicilian language of Petrarchist inspiration, and wishes him liberation and a prompt return to his homeland and his beloved woman. The article contextualises this unusual episode of poetic correspondence between the great Spanish writer and an Italian author whose importance is only now beginning to be understood. It also indicates some textual references in Cervantes' later works.
2016
978-84-16467-19-8
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