Il “Cristo e l’Anticristo” è l’opera prima di Emanuele Mariani. Essa è frutto di appassionata ricerca e di uno studio comparativo di rara e puntuale accuratezza sul concetto di Cristianesimo nel pensiero di Kierkegaard e di Nietzsche. L’autore opera un costante, certosino lavoro di approfondimento per una sempre più puntuale fedeltà nell’interpretazione del pensiero dei due filosofi, avvalendosi di ogni contributo e riflessione ritenuti utili ad evitare qualsivoglia equivoco o strumentale mistificazione. Il lettore viene calato in una sorta di dialogo a distanza tra i due pensatori che sembrano confrontarsi al suo cospetto spaziando in un percorso spirituale analitico-introspettivo affascinante e coinvolgente. L’autore sembra spesso farsi da parte per non esser d’inciampo al dialogo che Kierkegaard e Nietzsche instaurano col lettore che così diventa interlocutore privilegiato proteso anch’egli alla ricerca della più profonda essenza del Cristianesimo autentico. Il paradosso della fede, questione centrale dell’opera, aleggia ineludibile, pregna ogni pagina e lungi dallo scoraggiare la ragione a darsi le risposte possibili ne esalta in maniera sorprendente le facoltà, sfiorando più volte una spiegazione “logica”. Uno studio valido, scorrevole, interessante e soprattutto inedito nella forma e nello spirito. Un inno alla consapevole libertà nella fede pur nella inevitabile incertezza assoluta del mistero del trascendente.
Emanuele E. Mariani, Kierkegaard e Nietzsche. Il Cristo e l'anticristo
Emanuele Mariani
2009-01-01
Abstract
Il “Cristo e l’Anticristo” è l’opera prima di Emanuele Mariani. Essa è frutto di appassionata ricerca e di uno studio comparativo di rara e puntuale accuratezza sul concetto di Cristianesimo nel pensiero di Kierkegaard e di Nietzsche. L’autore opera un costante, certosino lavoro di approfondimento per una sempre più puntuale fedeltà nell’interpretazione del pensiero dei due filosofi, avvalendosi di ogni contributo e riflessione ritenuti utili ad evitare qualsivoglia equivoco o strumentale mistificazione. Il lettore viene calato in una sorta di dialogo a distanza tra i due pensatori che sembrano confrontarsi al suo cospetto spaziando in un percorso spirituale analitico-introspettivo affascinante e coinvolgente. L’autore sembra spesso farsi da parte per non esser d’inciampo al dialogo che Kierkegaard e Nietzsche instaurano col lettore che così diventa interlocutore privilegiato proteso anch’egli alla ricerca della più profonda essenza del Cristianesimo autentico. Il paradosso della fede, questione centrale dell’opera, aleggia ineludibile, pregna ogni pagina e lungi dallo scoraggiare la ragione a darsi le risposte possibili ne esalta in maniera sorprendente le facoltà, sfiorando più volte una spiegazione “logica”. Uno studio valido, scorrevole, interessante e soprattutto inedito nella forma e nello spirito. Un inno alla consapevole libertà nella fede pur nella inevitabile incertezza assoluta del mistero del trascendente.Pubblicazioni consigliate
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